Vogliamo essere un paese abitato da estranei?
di Mara Gasbarrone---29-11-2018
A proposito degli ultimi dati Istat sulle nascite, un aspetto non marginale è la visione onirica sulla popolazione italiana, diffusa dai nostri governanti, ma in qualche misura condivisa da tutti.

Tanto per cominciare, pensiamo di essere 60 milioni di italiani, lo ripetono anche tutti i giornalisti. Falso: 60 milioni sono i residenti, ma solo 55 milioni sono i cittadini italiani. Gli “altri”, 5 milioni di residenti stranieri, neanche li vediamo. Cominciamo col nominarli, intanto: un sano esercizio di realismo, qualsiasi politica si voglia fare.

Le nascite. Nel 2017 sono nati in Italia 458 mila bambini, ma con entrambi i genitori italiani sono solo 359 mila. Gli altri 100 mila (facciamo un piccolissimo arrotondamento) li dobbiamo ai suddetti “altri”. In dettaglio, 68 mila neonati hanno padre e madre stranieri, gli altri hanno un genitore italiano e l’altro straniero.

Dunque, siamo un paese sempre più abitato da “altri”, almeno fino a quando non decideremo seriamente di: 1) guardare in faccia la realtà, 2) fare l’unica politica realistica: integrare realmente gli “altri”, fare in modo che diventino una parte di “noi”