'La sinistra dei benestanti ha perduto il suo popolo'
di Carlo Corridoni---07-02-2019
Questo titolo ha la forma d'un salmo responsoriale. Provate:
Mario Tronti avrebbe detto: 'Non mi va di trovarmi dalla stessa parte dei benestanti, mentre i nullatenenti stanno dall'altra parte.'
Tutti: 'La sinistra dei benestanti ha perduto il suo popolo.'
Mario Tronti avrebbe proseguito: 'Non me la sento di stare con quelli che alle nove di sera entrano all'Auditorium contro quelli che alle sei di mattina escono di casa.'
Tutti: 'La sinistra dei benestanti ha perduto il suo popolo.'
Così, con queste parole, ieri qualche giornale avrebbe presentato l'ultimo libro di Tronti senza tuttavia perdere l'occasione di canzonare la cosiddetta sinistra 'dei benestanti', sconfitta dai presunti veri rappresentanti 'dei nullatenenti'.
Ognuno può pensarla come vuole, può augurarsi la fondazione di un nuovo Partito Pauperista iscrivendo solo i nullatenenti. Salvo espellerli o cessare di rappresentarli quando li avesse promossi a decenti condizioni di vita. Ammesso che tale promozione sia nei suoi programmi.
Ma questo cosa c'entra con l'odio verso la Sinistra? Questa sinistra 'dei benestanti'?
La Sinistra, a Roma, non ha promosso la costruzione dell'Auditorium Città della Musica per il godimento di tutti i cittadini? La musica - purtroppo ancora definita impropriamente 'classica' - sarebbe dunque solo per i benestanti? Ai nullatenenti sarebbe solo riservato il ben più costoso circo sanremese? Sanno questi giornalisti - se non lo stesso compagno Mario - che i concerti dell'Auditorium sono programmati in una vasta gamma di orari? Sanno che costano meno delle partite di calcio?
Io ho lavorato perché le condizioni di vita mie e di molti altri lavoratori fossero tali da consentire ben più di un concerto serale, ma una visita alla Galleria Borghese, una gita a Paestum o un soggiorno a Matera. Alzandosi all'occasione pure prima delle sei, per andare a lavorare e a guadagnarsi anche tali godimenti.
Prima della pensione, ammetto che per motivi di orario non potevo far tardi ad ascoltare - mettiamo - nemmeno Porta a Porta, e pensavo che tale trasmissione se la potevano permettere quelli che non si dovevano alzare presto, ma presto presto. Altro che alle sei! Ecco, io pure sono stato fazioso: ho pensato che il servizio pubblico fosse nel caso dedicato ai benestanti.