No alla regionalizzazione del sistema di istruzione
di Tonino Pellegrino---05-03-2019
Considerando che l'associazione l'11 marzo discuterà del tema 'Autonomie regionali e principio di uguaglianza' segnalo, come utile contributo al dibattito preparatorio, il comunicato diffuso dall'Associazione Nazionale “Per la Scuola della Repubblica” (tel. 06 3337437; e-mail: scuolarep@tin.it; web: vedi link).


Le modifiche apportate nel 2001 alla nostra Carta Costituzionale con la riforma del Titolo V consentono a ciascuna Regione di negoziare particolari e specifiche condizioni di autonomia.

Fino a oggi quelle disposizioni non erano mai state applicate, ora invece nelle richieste avanzate dal VENETO, LOMBARDIA, EMILIA E ROMAGNA, gli effetti dell’autonomia regionale ulteriormente rinforzata investono L’INTERO SISTEMA DELL’ISTRUZIONE CON CONSEGUENZE GRAVISSIME.

* VENGONO MENO PRINCIPI SUPREMI DELLA COSTITUZIONE CONTENUTI NELLA PRIMA PARTE CHE IMPEGNANO LO STATO AD ASSICURARE UN PARI LIVELLO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE A TUTTI E A TUTTE, al di là DELLA REGIONE DI RESIDENZA, DELL’IDENTITA’ CULTURALE E RELIGIOSA.

* Sarà quindi inevitabile l’aumento del divario tra nord e sud e tra i settori più deboli e indifesi della società e quelli più abbienti.

REGIONALIZZARE LA SCUOLA SIGNIFICA

a) PREFIGURARE ISTITUTI E STUDENTI di SERIE A e di SERIE B a seconda delle risorse del territorio.
b) DISARTICOLARE IL CCNL attraverso sperequazioni inaccettabili negli stipendi e negli orari dei lavoratori della scuola,
c) Condizionare localmente gli Organi Collegiali

SIGNIFICA IN SOSTANZA FRANTUMARE il sistema educativo e formativo nazionale e la cultura stessa del Paese.

PER QUESTO LANCIAMO IL NOSTRO APPELLO ALLE ISTITUZIONI
AFFINCHE’ SI FERMI IL PERICOLOSO PERCORSO INTRAPRESO!

L’ART. 116 comma 3 modificato nel TITOLO V della COSTITUZIONE, CAUSA DEL DEGRADO CIVILE E CULTURALE IN CUI STIAMO PRECIPITANDO, DEVE ESSERE IMPUGNATO E RIMOSSO IN QUANTO IN CONTRASTO COI PRINCIPI FONDAMENTALI della COSTITUZIONE che tutelano l’uguaglianza dei diritti dei cittadini