Preoccupazioni e voglia di capire
di Carlo Mari---05-03-2019
Di fronte a norme così complesse come quelle relative alle autonomie regionali, non si può non ribadire la ragione fondante della nostra Associazione: analizzare, dibattere, capire, esprimersi.

L’Autonomia regionale differenziata non può non sollevare un forte interesse dei cittadini, per le implicazioni sostanziali e strutturali che comporta: politico/istituzionali, economiche, sociali, culturali. Ma quello che ci sta preoccupando più di ogni altra cosa è la sensazione (solo sensazione?) che il paese si stia muovendo lungo un percorso tanto serio, complesso e accidentato senza la necessaria ed opportuna riflessione, valutazione e consapevolezza, da parte dei cittadini, dei media ed addirittura da parte del Parlamento, non investito di potere decisionale in merito (a termini di Titolo V della Costituzione), ma neppure di un ruolo di dibattimento. Eppure ne va del profilo di governance dell’Italia del futuro, dei suoi equilibri, della sua qualità culturale e democratica.

Condividiamo le preoccupazioni espresse nel documento della Associazione “Per la Scuola della Repubblica”, tanto più perché si riferiscono al tema “istruzione”, il più delicato, strutturale e strategico per la tenuta e lo sviluppo democratico e civile del tessuto sociale di un paese come il nostro, già tendenzialmente frammentato e disarticolato di suo. Ma alle preoccupazioni aggiungiamo sempre la voglia di capire. Tanto più di fronte ad oscillazioni non marginali di tutte le forze politiche rispetto a questo tema nel corso degli anni e soprattutto di questi anni Duemila.

E più il problema è complesso, più vogliamo capirlo nel suo percorso storico, nei suoi elementi strutturali, nelle sue motivazioni, nelle sue implicazioni; se ci riusciamo, senza giudizi pre-costituiti, ma anche senza timidezze.

Per questo abbiamo organizzato l’evento pubblico di lunedì 11 marzo su questo tema, chiedendo l’apporto di un amico della nostra Associazione, costituzionalista competente e sempre lucido nelle analisi, come il Prof. Cesare Pinelli.
Per questo abbiamo intitolato l’evento “Autonomie regionali e principio di uguaglianza”, che rimanda appunto sia alla voglia di capire un problema (ed una normativa) sia ad un valore di riferimento, culturale ed etico/civile oltre che sociopolitico.
Ringraziamo perciò la Associazione “Per la scuola della Repubblica” per il suo contributo e per aver avviato sul nostro sito il dibattito che lunedì 11 marzo cercheremo di sviluppare.