e il sindacato scuola invece sì, lo batte un colpo
di Carlo Mari---26-04-2019
E il sindacato invece sì, cara Rosy, lo batte un colpo, eccome.
Ma che brutto colpo. Orrendo, in verità.
Proclamato sciopero generale della scuola per il 17 maggio 2019. Revocato lo sciopero dopo incontro del 24 aprile 2019 dei sindacati scuola con il governo, al termine di un’eroica riunione conclusasi all’alba, con i nostri prodi cavalieri stanchi ma felici, come celebrano i media con enfasi pari a quella seguita alla battaglia di Leonida alle Termopili.
Trattativa di grande profilo sindacale. Storica. Il governo dice: daremo un aumento adeguato (sic) al personale scolastico con il prossimo contratto. Quantificazione? Boh. Almeno approssimativa? Boh. Dove e come saranno reperiti i soldi necessari? Boh. Almeno approssimativamente? Boh. “Adeguato” dice – con innovativo linguaggio economico/sindacale - il Ministro Bussetti, che peraltro nel Governo, soprattutto in tema di finanze, conta meno di nulla. “Adeguato”, dice molto contento il novello Di Vittorio, il cgiellino Francesco Sinopoli.
Calcolando che fra personale ATA e personale docente viaggiamo verso il milione di addetti, sarebbe interessante capire dove prenderanno i soldi – tanti - che ci vorranno per un aumento che renda le retribuzioni “adeguate”, quasi europee. Occorrerebbe un investimento; cioè una scelta politico/sociale di assoluta priorità, strategica. Legittimo purtroppo avanzare dubbi in proposito.
Insomma, è come dire, per ora ci investiamo una dichiarazione, che è a costo zero. Quando verrà il momento… beh allora il discorso sarà diverso. Vero Bussetti, Salvini, Di Maio? Ah dimenticavo il grande capo: Conte. Era presente anche lui all’eroica trattativa. Quindi, non c’è problema. Se lo dice Lui. E quando mai in questo anno di governo una cosa detta o sottoscritta da Conte è stata poi smentita e misconosciuta nei fatti!? Mai. Dunque!

E poi sistemeremo i precari con percorsi privilegiati per immissioni in ruolo. Assoluta novità! Mai successo prima nella scuola italiana, da Carlo Magno in poi !!!! Anche qui, comunque, ci vorranno soldi pubblici a bilancio. No problem: ci pensano Bussetti e Sinopoli. Bene.

E poi (terzo punto dello storico accordo sindacale), state tranquilli, che non c’è autonomia regionale che tenga, il sistema nazionale di istruzione resterà unitario. Come la Costituzione impone, del resto. Come a dire, che alla trattativa del 24 aprile 2019 hanno partecipato anche Calamandrei, Terracini, De Gasperi, Pertini, Mortati….. e altri padri costituenti. Non solo Bussetti.
Che - non so se l’ho già detto - nella politica nazionale non conta nulla. Del resto se Salvini, Giorgetti, Casaleggio e Zaia volessero, non ci sarebbe partita nemmeno per il buon Calamandrei!

Ma tant’è. E’ bastato questo accordo epocale perché i sindacati scuola, capeggiati dalla rivoluzionaria irrefrenabile CGIL Scuola ( e Gilda? ahi come, come passata sei, mia lacrimata Gilda di mariacarlagullottiana memoria) revocassero lo sciopero e dichiarassero il rompete le righe. Del resto non vedevano l’ora di farlo, per non disturbare il manipolatore – pardon - il manovratore gialloverde. Cari Docenti ed ATA, tranquilli - state sereni, per dirla alla renziana maniera - che ci pensano Bussetti, Salvini, Di Maio e Francesco Sinopoli.
Ci pensano loro a continuare ad affossare istruzione, formazione, scuola e cultura, come dal marzo 2018.

Ehhhh! Quanto lontani i sindacati attuali dai guerriglieri combattenti contro “labuonascuola” e l’attentato alla democrazia di renziana memoria. E quanto lontano il mondo della scuola tutto dalla sua compulsiva rivolta contro le politiche scolastiche dei governi a guida PD.
Per carità, ora tutti tranquilli e sereni, sotto la guida colta e illuminata dei gialloverdi.

Ma mi faccia il piacere!! Diceva Totò