Lorsignori tireranno dritto?
di Carlo Corridoni---31-05-2019
Non costituisce certo un modello il precedente storico della risposta che il Capo del governo fascista dette alle 'inique sanzioni' inflitte all'Italia: 'Noi tireremo dritto!'. Dopo la richiesta di spiegazioni che abbiamo ricevuto dalla Commissione europea, difficilmente potremo 'tirare dritto' e mirare all'autarchia. Dovremo invece, penso, 'rigare dritto' in fatto di economia, e piantarla di annunciare riforme a debito.
Ma non - o non solo - perché lo dice una Commissione in carica, sia pure uscente: noi dovremo rispettare gli impegni presi tempo fa, ancorché in scadenza, perché il debito e gli interessi sul debito ci costano troppo per il livello di vita al quale sono abituati gli italiani. Perfino quelli già poveri, e che - ottimisticamente - potrebbero ancor più impoverire.
In questo momento che non passa mai, chi può formula ipotesi politiche su di noi; ma noi, che poco possiamo, cerchiamo di stare attaccati più ai fatti che alle ipotesi e partiamo sempre da questi.
A tale proposito, vorrei che nella nostra Associazione si discutesse, si dibattesse pubblicamente - anche su questo sito - la questione del livello di vita degli italiani e di come ciascuno possa giungere a permettersene il sufficiente semplicemente lavorando.
Semplicemente lavorando: attivandosi in processi cooperativi e realizzando al massimo le proprie aspirazioni, personali e sociali.
Ho detto 'il sufficiente' perché il necessario - quando lo fissano nei c.d. 'panieri' - può essere ad arte ridotto al solito 'epsilon piccolo a piacere'.
Parliamo dunque del sufficiente per pagarsi ciascuno i relativi servizi in fatto di alimentazione e cultura, di abitazione e trasporti, di cura e prevenzione e previdenza.
In questo dibattito riserverei ai giovani uno spazio privilegiato, per approfondire, correggere con loro le cognizioni che tutti abbiamo sui costi e i prezzi del vivere civile.
Verifichiamo dunque come i giovani vivono il loro processo di istruzione che, pur con incerte promesse di promozione sociale, ne impegna tanto la vita e le aspettative.
Penso che dovremmo approfondire le vicende del c.d. 'reddito di cittadinanza', a partire dal sorprendente contenimento delle richieste, che dimostra quanto scarse siano le conoscenze dei politici intorno alla dimensione povertà, e demagogici i provvedimenti.
Prepariamoci dunque, visto che potremmo avere poco tempo e un vice presidente del Consiglio ci sta comunque ammonendo: Estote parati!
Se il risultato delle elezioni europee ci farà ripiombare in un nuovo malaugurato ciclone elettorale, lasciamolo valutare al presidente Sergio Mattarella, che non più d'un anno fa veniva incolpato di non so che abuso, e minacciato sulla piazza proprio il due giugno, mentre oggi resterebbe l'unico a garantire il rispetto delle regole.
Care cose e buon due giugno a tutti!