Il bel Paese si spopola
di Carlo Corridoni---09-07-2019
Roma smaltisce annualmente milioni di presenze turistiche, e così Venezia, Firenze e altri posti memorabili. L'Italia è sempre più attraente: nelle riviere e nelle isole, dovunque sia praticabile il mordi e fuggi sacro o profano, arrivano da tutto il mondo. Poi, però, tutti se ne vanno e risalgono presto quelle strade che avevano prima entusiasticamente disceso.
In Italia non vengono ben accolti solo quelli che resterebbero, per lavorare - beninteso - per mettere su famiglia e vivere una vita normale. Di quella normalità che tutti abbiamo paura di perdere.
Prendiamo atto di non essere socialmente attraenti.
Non solo qui si respingono i non turisti ma si inducono tanti nostri giovani a cercare all'estero altre condizioni di vita e di lavoro, ed anche pensionati a trasferirsi in amene località esentasse.
Anche fare e mantenere figli in Italia risulta sempre più impegnativo e sempre meno alla portata, non dico della classe proletaria, ma anche di quelle più fortunate.
Grazie a Mara che ci ha dato le cifre - ISTAT, quindi ufficiali - se gli iscritti a parlare volessero formulare ipotesi su questo inquietante fenomeno, potremmo affrontare con cognizione di causa un seminario sul tema, tenuto da esperti economisti, sociologi eccetera.
Una diminuizione demografica può essere anche fisiologica ma raramente - penso - la decrescita risulta felice, come vogliono farci credere.