Dilemma
di Carlo Corridoni---21-07-2019
Non bisogna farsi illusioni: nuove elezioni politiche a breve potrebbero consegnare il governo alla destra più esplicita dell'epoca repubblicana.
Le strutture democratiche del Paese, visto anche il contesto in cui agiamo, reggerebbero - forse - anche a questa rischiosa eventualità, ma c'è da chiedersi perché e come affrontare il prevedibile pericolo, per il bene di chi e, soprattutto, per quale prospettiva martirologica della sinistra.
Ma non credo che, così formulato, questo sia un problema della sinistra, quanto delle istituzioni democratiche del Paese nel suo complesso.
Invece, sarebbe assurdo per questo sostenere da sinistra il governo c.d. gialloverde e bisogna anzi fare presto a costituirgli alternative credibili di centrosinistra, e quindi agire coraggiosamente sulle sue contraddizioni, sempre calcolando con la massima precisione a quali rischi esporre le persone, i giovani soprattutto.
La questione del finanziamento russo alla Lega di Salvini, tentato o presunto che sia, è gravissima e deve essere approfondita nello stesso interesse dei politici coinvolti e delle forze politiche alle quali appartengono.
Anche prescindendo dalla motivazione politica delle sanzioni alla Russia, capiamo bene quanto sia diverso pronunciarsi contro di esse per i danni economici che subisce di riflesso anche il nostro apparato produttivo, rispetto ad una contropartita di scambio privato, peraltro a danno del Paese e a vantaggio d'un partito.
Se si ritenesse che tali approfondimenti comporterebbero un costo anche per la sinistra, vuol dire che questa sinistra ancora non ha imparato a fare i conti e non sa sistemare correttamente le voci di bilancio: esistono motivi da perseguire 'a qualunque costo'.
E poi: non sarebbe un più grave problema per i cinque stelle? O vogliamo fare un favore pure a loro?