Elogio dell'imperfezione
di Carlo Corridoni---01-11-2019
Rita Levi Montalcini scrisse un libretto autobiografico con il titolo che ho scelto per questo intervento: Elogio dell'imperfezione.
Giovane, era portatrice di tante c.d. 'imperfezioni', che peraltro non le impedirono una carriera scientifica di tutto rispetto; ovviamente fuori del patrio suolo.
Anziana, agli occhi di qualcuno - occhi inutilmente elargiti da madre natura - conservò l'imperfezione di essere donna e pensante, di essere addirittura indipendente da un programma presuntamente filogenetico. I canoni della sua prima formazione erano stati: ''Femmina? la piasa, la tasa, la stia'n casa!'' Ma fortunatamente si astenne dal seguirli, coraggiosamente, quei canoni, anzi superbamente!
L'ulteriore imperfezione, sempre a quegli occhi lì, dovette essere aggiunta dal Presidente della Repubblica che la nominò al Senato.
Volete mettere questa preferenzialità con la trafila, spesso travagliata e compromissoria, dei c.d. 'regolari'?
La non-eletta, la nominata, si permetteva addirittura di far passare col suo voto governi progressisti. E subire, fra gli altri, lo scherno di Feltri-padre.
Ecco, la storia del premio Nobel è parimenti seguita da un'altra donna, un'altra 'imperfetta' il cui valore è attestato dalla sua stessa esistenza in vita: Liliana Segre.
Avete mai sentito una deplorazione, una condanna, dico una critica - una semplice critica, alle Leggi razziali di Mussolini e Vittorio Emanuele III provenire da quei banchi da cui, appena ieri, ci si asteneva sulla Commissione contro l'odio razziale, in ossequio a principi di libertà?
Presumo che Liliana Segre sia portatrice delle stesse 'imperfezioni' che furono di Rita Levi Montalcini, e che noi, invece, rendono orgogliosi di Lei persona e di Lei Senatrice.
Una nominata che si permette di presentare addirittura una proposta in Senato. Una proposta che per giunta viene approvata da tanti, purtroppo non parimenti 'imperfetti'!
Per l'età, io ho già votato moltissimi senatori e quasi tutti eletti: ammetto che forse nessuno di questi mi ha mai rappresentato così bene come Liliana Segre, nominata!
Fra le imperfezioni, Le trovo di sicuro l'eccezionalità.
Buoni Santi a Tutti.