Facciamo nostre le proposte di Carlo Calenda per Roma
di Alberto Galanti---02-11-2019
Carlo Calenda, quando non sbrocca avventurandosi in polemiche poco ponderate, sa essere molto opportuno, puntuale ed efficace nelle sue proposte programmatiche. Ebbe già modo di dimostrarlo con il Manifesto Siamo Europei, a cui come associazione ci aggrappammo convintamente in un momento di totale assenza di prospettive. Lo dimostra ancora una volta in questa intervista su Roma, rilasciata a Ginevra Nozzoli, giornalista del sito romatoday.it.
Ho messo il link all'intera intervista ('Per il dopo Raggi lavoriamo a costruire forza civica') e, qui di seguito, riporto alcune proposte essenziali che, secondo me, dovremmo far nostre, inserendole nella cassetta delle idee.

Commissariamento dell'amministrazione cittadina
'Stiamo preparando una richiesta al Prefetto per le dimissioni del sindaco e il commissariamento dell'ente. La prefettura ha il potere di imporlo in casi di emergenza, nello specifico parliamo di emergenza sanitaria legata ai rifiuti. Raccoglieremo poi le firme dei cittadini, on line e tramite banchetti. È importante dare loro uno strumento per mettere in pratica la mobilitazione. Il commissario dovrà essere dotato di fondi e poteri straordinari, ma prima servono le dimissioni di Raggi, qualunque potere e qualunque fondo nelle sue mani non funzionerebbero perché realmente non è capace'.

Le priorità per Roma
'Ci sono due cose senza le quali una città non esiste: il decoro urbano e i trasporti. Per sistemare i due fronti, e mettere quindi sotto controllo i processi che riguardano questi settori, servirebbero almeno un anno, un anno e mezzo. Fatto quello, passerei agli altri assi di sviluppo della città, turismo, impresa, servizi. Roma ha delle eccellenze'.

Sui rifiuti
'Abbiamo bisogno di una discarica di appoggio, questo è il dato di partenza. La situazione non può essere risolta senza quella. Poi serve un cambio di paradigma radicale sul cosa si fa con i rifiuti, sul piano della loro valorizzazione, con impianti e siti deputati al riciclo. In tutto questo sono anche per la costruzione di termovalorizzatori, ce ne sono di altissimo livello con tecnologie all'avanguardia nelle grandi capitali. Da noi è una discussione idiota'.

Sulle aziende partecipate
'Io sono dell'idea che le partecipate vadano messe a gara, tutte, con criteri molto stringenti sul controllo pubblico del livello del servizio offerto. Finché rimangono partecipate pubbliche restano imbrigliate in una connivenza malata tra sindacati e politica, un legame perverso che non riesce a far funzionare le cose. Da una parte la politica che cerca consenso in quella fetta di elettorato, dall'altra i sindacati che difendono a spada tratta anche comportamenti inaccettabili dei lavoratori'.

Sui dipendenti comunali
'Gli strumenti straordinari per proteggere i lavoratori esistono e il sistema si può costruire in quel senso. Quel che è inaccettabile è continuare a mettere soldi in carrozzoni che non funzionano. Perché la conseguenza sono i disservizi continui ai danni dei cittadini, e tra questi anche delle persone più fragili. Va bene la protezione dei lavoratori, ma quella dei cittadini viene prima'.

Come trovare il candidato sindaco
'Il 90% del funzionamento di una città dipende dalla capacità gestionale amministrativa di chi la governa. Non bisogna cercare dei simboli, bisogna che sia una persona che sappia come si gestisce una struttura complessissima. Serve un profilo di qualità, dalle grandi capacità gestionali, in grado di far funzionare le migliaia di processi che rendono un caos la pubblica amministrazione romana. Che il centrosinistra non si faccia incantare dal fatto che le prossime elezioni si possano giocare solo a livello ideologico destra-sinistra'.