Chi siamo?
di Marina Izzo---15-05-2020
Piccola nota a margine rispetto a quanto scritto da Carlo Mari questa mattina. Per quanto mi riguarda, ho aderito a questa associazione proprio per poter godere di uno spazio che accoglie il libero pensiero in tutte le sue manifestazioni, dal brainstorming alle opinioni e alle prese di posizione piu`strutturate. Cosa che in un partito politico, praticamente non si dà quasi mai, a nessun livello di impegno, che sia quello locale o quello nazionale. Volevo trovarmi in un posto in cui poter anche informarmi liberamente, attingendo a una varietà di fonti, portatrici, volendo, anche di visioni nettamente contrapposte tra loro: situazione questa, lo ripeto, che in un partito non è facilmente realizzabile, soprattutto al giorno d’oggi, in cui le appartenenze di corrente non si strutturano tanto sulla base di piattaforme programmatiche, ma, piuttosto, si determinano con l`adesione fideistica alla persona di questo o di quell`altro leader. Che l’associazione, poi, si possa aprire, tentando di stabilire delle sinergie con altre realtà operanti sul territorio non è solo un mio auspicio, ma direi un punto programmatico per la realizzazione del quale mi spenderò sempre, come ho scritto nel mio intervento a seguito delle elezioni sul direttivo. E’ corretto pero `riconoscere che alcune di queste iniziative sono già messe in opera da tempo, se pensiamo, ad esempio, al notevole impegno profuso attraverso la partecipazione attiva di Iscritti a parlare ai progetti destinati alle scuole (anche qui, delineando una differenza sostanziale con un partito politico, a cui, per sua natura, non è consentito avvicinare la delicata realtà scolastica). Ma per farci portatori di istanze superiori, magari “facendo rete”con altre organizzazioni, ci vuole tempo e soprattutto, tanto, ma tanto studio. Non basta dire che, poiché molti di noi sono o sono stati professionisti, anche di notevole spessore, possiamo già buttarci nella mischia. No, bisogna, appunto, istituire una piattaforma programmatica, il cui eventuale lancio, lo dico subito a scanso di equivoci, richiederà moltissimo tempo, soprattutto se le sollecitazioni e le richieste avanzate dovranno anche essere condivise da un largo pubblico (la politica è prima di tutto costruzione di consenso attorno a determinate istanze). Molto pragmaticamente: per coagulare forze ed energie al fine di veicolare messaggi importanti per le forze politiche, dovremmo, a mio avviso, scegliere uno o massimo due temi specifici, lavorarci insieme a altri in modo da organizzare una proposta solida e organica. Insomma, dovremmo evitare di inseguire la visibilità per il semplice gusto della visibilità, ma adottare un approccio che dice: ho qualcosa di chiaro e di ben fondato da dire e, perciò, voglio dare il mio apporto al dibattitto pubblico. Non viceversa. Fatemi chiudere con un pensiero, per il quale spero che nessuno me ne voglia: trovo un po`ingeneroso dire che l` impegno mostrato da alcuni soci nel formulare proposte o semplicemente nel mettersi a disposizione della nostra piccola comunità con le proprie competenze e passioni sia frutto di esibizionismo. Anzi, io lo trovo un segno di passione e di larghezza nel donare il proprio apporto a questa nostra piccola, valida, ma, evidentemente, ancora troppo fragile realtà`.