Ferie d'agosto... o no?
di Carlo Mari---30-07-2020
Carissime/i “Iscritte/i a parlare”, si chiude anche il mese di luglio di questo ineffabile 2020, in cui è successo e sta succedendo davvero di tutto: dentro e attorno alla pandemia. Per l’Italia, e per il mondo. Per uomini e donne, anziani e bambini, adulti e giovani. Nessuno è rimasto fuori, volente o nolente, dalle conseguenze culturali, sociali e umane di questa epidemia. Con il picco di marzo e aprile, la fase complessa e contraddittoria della ripartenza e l’attesa ansiosa e ansiogena di quel che ci riserverà l’autunno.
Ora il mese di agosto porta con se’ la idea e la pratica tradizionale della vacanza; pur se da tanti segnali si capisce che anche la vacanza agostana sarà affrontata per vari motivi in modi diversi dal solito, più contenuti, più prudenti. Certo con ulteriori conseguenze dannose per il sistema turismo. Ma tant’è: come diceva Eduardo? “Adda passà ‘a nuttata”. E speriamo passi presto.

Ma detto questo, la nostra Associazione mi sembra sia stata reattiva. Lockdown? E allora avanti con le nostre attività in altre modalità. Niente incontri e niente abbracci? E avanti con tanti collegamenti e tanti abbracci virtuali.

D’altra parte temi e problemi su cui dibattere ne abbiamo avuti in abbondanza; e ne avremo ancor più da settembre in poi. Politica, questioni istituzionali, economia e lavoro (in tutti i settori, nessuno escluso), Europa, innovazione tecnologica, referendum, elezioni (Roma in primis), scuola, sanità.

E poi i giovani, a mio avviso un grande punto interrogativo in prospettiva, soprattutto la fascia tardo adolescenziale/primo giovanile (14-18 anni). Come Associazione ci siamo giustamente soffermati tanto a riflettere sulla questione anziani. Mi permetto di dire che dovremo affrontare con grande impegno e attenzione anche la questione giovani, che a me sembra – purtroppo – destinata a complicarsi non poco, per motivi culturali, sociali, psicologici; e permettetemi di dire – senza alcuna retorica o moralismo – valoriali. Quando la scuola è ferma, la politica langue o deraglia, la comunicazione pubblica sbanda… beh c’è da preoccuparsi in primo luogo per chi è in fase di formazione, di costruzione del sé. E qualche preoccupante segnale comincia ad emergere sui media. In proposito ed in tal senso non dimentichiamoci mai di dare una occhiata attenta alla Storia.
La nostra intensa progettazione con le scuole, già in fase di calendarizzazione (il sistema videoconferenze addirittura ci agevola nell’incontrare scuole italiane e non più solo romane) ci apre davvero a contatti stimolanti e creativi con l’universo giovanile.

Ma ora, un po’ di vacanze, un po’ di svago e, nei limiti del possibile, un po’ di socialità solare. Pronti a ripartire non appena si accenderà il mese di settembre, con la sua tradizionale bellezza ed il suo richiamo alla ripresa della vita “ordinaria” (attributo per il quale in questo anno “straordinario” forse sentiamo una particolare, insolita attrazione).

La nostra Associazione comunque non sospende la propria attività, in attesa di riaprire i battenti “fisici” della nostra sede in via Ruggero di Lauria, e virtuali delle nostre “videoconferenze” (che ripartiranno subito ai primi di settembre). Il sito web resterà attivo, attento, vigile; e aperto ai contributi dei Soci. Così come la Rassegna stampa. E così la newsletter. E ugualmente la chat whats app con i suoi numerosi partecipanti.
Insomma gli “iscritti a parlare” non si fermano: non ci può il Covid19… e non ci possono nemmeno le vacanze!!!
Un caro saluto ed abbraccio a tutte/i
Carlo Mari