Nuovo Cinema Nostalgia
di Stefano Minghetti---02-07-2022
Caro Alberto,
mi viene da dire “infandum iubes renovare dolorem”. Come hai giustamente ricordato, Roma era piena di cinema di prima, seconda, terza visione, sale parrocchiali e via dicendo. Ovviamente lo era anche la zona dove sono nato e vissuto fino ai 14 anni, cioè San Giovanni. Ma di questi cinema non ne è sopravvissuto nessuno: sono tutti spariti, uno alla volta, sostituiti da grandi magazzini, sale bingo, palestre. Una strage insomma.

Al primo posto nella zona c’era il cinema Paris di via Magnagrecia, chiuso nel 2001 e a tutt’oggi in stato di abbandono. Ci andavo con i miei genitori a vedere i filmoni americani, che uscivano quasi sempre in occasione delle feste di Natale o di Pasqua. “I dieci comandamenti”, “Ben Hur”, “Spartacus” sono alcuni dei film che ho visto in quella sala. Accanto al Paris, ma meno belli, c’erano il cinema Golden a via Taranto (oggi diventato teatro) e il Maestoso a via Appia Nuova (chiuso dal 2018, nonostante la trasformazione in multisala).

Scendendo di livello, ricordo il cinema Massimo a piazzale Appio, demolito negli anni ’70 e sostituito dai magazzini Coin; il Tuscolo a via Britannia, poi trasformato in palestra, con tanto di piscina. Queste sale di seconda o terza visione, le frequentavo con i miei compagni di scuola soprattutto durante le vacanze estive, per andare a vedere i film western, i film d'avventura o i gialli (questi ultimi ancora rigorosamente in bianco e nero).

Ma un altro cinema occupa un posto speciale nella mia personale “Amarcord”: parlo del mitico cinema-teatro Palladium della Garbatella. Essendo andato ad abitare vicino a San Paolo, per tutto il periodo dell’Università quello divenne il mio cinema di riferimento. Tra le sue particolarità ricordo le “settimane tematiche” che, in anticipo sui tempi, il cinema realizzava durante i mesi estivi. Così una settimana era dedicata interamente ai film western, una ai film di guerra e così via. I film ovviamente venivano cambiati ogni giorno. In questo modo, era possibile rivedere film famosi come “I magnifici sette” o “I cannoni di Navarone”, dei veri e propri classici della cinematografia.
L’altra particolarità era costituita dal “doppio spettacolo” al quale assisteva chi si recava in quel cinema: uno era costituito dal film che veniva proiettato sullo schermo; l’altro dalle battute con cui gli spettatori commentavano a voce alta le scene del film in questione. Insomma tra le battute degli attori e i commenti quasi sempre ironici e sfottenti degli spettatori il divertimento era assicurato.

Per fortuna, dopo un periodo di chiusura, il Palladium è stato rilevato dalla Terza Università, che lo utilizza come laboratorio multimediale. Un sopravvissuto tra tanti caduti.