246. Mondo cane!
di Carlo Corridoni---24-01-2023
Prima di tutto, voglio ringraziare esplicitamente il Comitato direttivo e i Soci che hanno reso possibile l'intervento del Prof. Enrico Giovannini alla video-conferenza di ieri.
Non è facile ottenere contributi di questo tipo, di persone che, ugualmente esperte sul campo ed influenti nei rispettivi settori, abbiano anche ottenuto riconoscimento - non riconoscenza - dalla Classe politica ignara di conoscenze 'meccaniche'!
Anche se voglio ripetere come preferirei una diversa organizzazione degli incontri, con l'esperto che risponda alle domande postegli in anticipo dalla 'platea', magari con un dibattito maturato sul SITO, invece della posizione scomposta di domande improvvisate, alla garibaldina, successiva alla libera esposizione dell'ospite, devo riconoscere l'efficacia dell'intervento per l'introduzione alle problematiche dello Sviluppo sostenibile con buone prospettive di approfondimento.
Come il Professor Giovannini ha esordito, i problemi dello Sviluppo sostenibile sono posti ormai da diversi decenni, e sono di dominio pubblico da una cinquantina d'anni: almeno dall'uscita del librino, per la EST Mondadori, I LIMITI DELLO SVILUPPO, che esponeva facilmente le tesi sull'argomento, sostenute dal Club di Roma, sulla scorta di studi condotti dal prestigiosissimo Massachussets Institute of Technologies.
Ecco: il librino andò a ruba e addirittura fece tendenza, per un po' tutti gli intellettuali ne parlarono, qualche insegnante lo portò in classe e lo introdusse nelle biblioteche scolastiche, ma il tema dell'approfondimento scientifico degli effetti sociali dello sviluppo tecnologico non si dimostrava produttivo per le motivazioni politiche-culturali di allora.
Uno stimato collega di ottima reputazione, in Collegio dei Docenti, definì il libro di ispirazione neo-malthusiana (e tutti a prendere appunti, sotto sotto impressionati dall'intuitivo linguaggio di programmazione solo accennato nel testo).
Ovviamente, in altra sede, potrei esporre le mie convinzioni sull'origine ideologica di questo malaugurato disincontro.
In questo modo, il sequel del librino, VERSO UN EQUILIBRIO GLOBALE, editorialmente parlando, fu un fiasco. Un fiasco col Botto!
Peccato! Mentre il primo libro esponeva il problema su scala planetaria, con implicazioni geo-politiche suggestive ed ammiccanti, questo, successivo, entrava nei particolari dei diversi ambiti tecnologici e scientifici, e questi riferimenti implicavano un certo studio, almeno maggiore attenzione e concentrazione.
Vi si trovavano il tema dello smaltimento dei rifiuti urbani, quello dell'eutrofizzazione dei laghi (e del Mar Nero), la ricerca e lo sfruttamento delle risorse energetiche (non rinnovabili), tutte cose di nicchia. Con le quali è difficile fare bella figura nelle chiacchiere dopo cena.
Come nella maggior parte degli scambi verbali, è più facile parlare intorno alle cose invece che parlare delle cose, delle cose vere e proprie.
Eppure, in questo secondo testo era stato nascosto un Cavallo di Troia che ne avrebbe potuto sancire, invece, il successo editoriale.
Editoriale e culturale, con effetti divulgativi che ancora potrebbe avere cinquant'anni dopo. Aggiungo io!
Nel libro c'era chiaro il riferimento ad uno degli episodi che componevano un celebre film-documentario che da pochi anni aveva riscosso un grande e discusso successo: MONDO CANE di Gualtiero Jacopetti.
Era l'episodio della strage di maiali, operata periodicamente da una popolazione primitiva dell'Oceania: un episodio cruento al punto di scandalizzare lo spettatore normale e tale da indurlo emotivamente a maturare convincimenti impropri sull'acculturazione dell'Homo Sapiens.
Chissà se quella popolazione esiste ancora, con quelle ritualità! Chissà se quell'isola è ancora così ricca di flora e fauna da poter essere così configurabile!
Chissà se oggi sarebbe ancora proponibile (e realizzabile) un documentario così scandaloso!
Era successo che un antropologo era vissuto anni ed anni con questi primitivi e, tornato al MIT, aveva contribuito a descrivere quella Società primitiva con un Modello Matematico in grado di simularne il funzionamento economico, con tanto di riproducibilità e previsione calcolata di eventi.
Il libro, prematuramente uscito dalle librerie, finì presto sugli scaffali dei magazzini Remainder's, a mille lire, e si trova ancor oggi sulle bancarelle di Porta portese o alla Mole Adriana, ad un euro. Se vi capita di trovarlo, salvatene più copie che potete! E fatene dono alle persone che amate di più, con la raccomandazione di leggerlo attentamente per amore.
Amore di Voi e per il Genere umano!
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