... e gli adulti sproloquiano sui giovani !
di Carlo Mari---23-05-2023
Con la videoconferenza di martedì 23 maggio mattina si è concluso il nostro percorso di progetti culturali/formativi e di orientamento con le scuole relativi all’anno scolastico 2022-2023. Cinque anni di vita della Associazione, cinque anni di progetti con le scuole superiori: sempre più numerose. Di Roma, Palermo, Caserta, Torino. L’evento finale è stato degna conclusione di un percorso efficace ed interessante. Ha visto la partecipazione - oltre che delle scuole coinvolte - di Marco Damilano (ormai un habitué delle nostre attività) come bravissimo e gradevole coordinatore dell’incontro; di Antonio Parenti rappresentante della Commissione Europea in Italia; dell’On. Piero Fassino (Presidente del Cespi, coorganizzatore dei progetti insieme a noi); dell’attrice Cristiana Capotondi che ha davvero convinto nei suoi interventi efficaci e molto comunicativi ed empatici, peraltro centrati sulla idea – a noi cara – che qualunque impegno e attività vuoi affrontare e realizzare nella vita, tutto assume spessore e qualità se si fonda adeguatamente sullo studio: di base, culturale e specifico della tua professionalità.
Ma a parte questo piccolo resoconto dell’evento conclusivo, qui si desidera soprattutto ricordare il senso e la qualità di questi progetti, con temi centrali:
a) le nuove sfide della cittadinanza europea;
b) come orientarsi nello scenario dei cambiamenti in atto;
c) la comunicazione nell’epoca del digitale globale;
d) la informazione e i suoi problemi;
e) la formazione.
E non a caso le parole chiave che gli studenti partecipanti hanno ritenuto di individuare come emblematiche di questi progetti sono state appunto: cambiamento, informazione, formazione.
Si può dire con convinzione che i progetti di questo 2022/2023 hanno fatto segnare un ulteriore passo avanti di qualità rispetto a quelli precedenti, e non a caso il feed back che abbiamo avuto dalle scuole indica un elevato grado di soddisfazione, che fa del resto coerentemente seguito all’altrettanto elevato grado di partecipazione e di impegno delle studentesse e degli studenti nelle varie fasi progettuali: dalle visite culturali e professionali in esterno ai dibattiti nelle sedi scolastiche. Tutto ciò grazie all’impegno organizzativo della nostra Associazione, che molto investe di sé in questi progetti; grazie alla elevata qualità degli ospiti che abbiamo portato a contatto con le scuole (politici, giornalisti, professionisti); grazie all’impegno organizzativo delle scuole stesse.

Ma l’evento conclusivo ha evidenziato in modo inequivocabile anche un’altra cosa. Durante lo svolgimento dei progetti tutti noi soci, che ne abbiamo seguito direttamente e dal vivo lo svolgimento, abbiamo avuto una sensazione di qualità che forse non sapevamo spiegarci fino in fondo. Beh, ora è chiara, invece. La qualità crescente dei progetti è dovuta anche – e molto – alla qualità crescente di studentesse e studenti partecipanti. Emersa durante le attività dei mesi scorsi, nell’evento conclusivo la abbiamo toccata plasticamente. La brillantezza dei loro numerosi interventi di resoconto del lavoro svolto si è imposta agli occhi di tutti, Fassino e Damilano compresi. Interventi capaci di sintesi, restando perfettamente nei tempi stringati assegnati (3/4 minuti a testa); capaci di individuare concetti e temi essenziali e convincenti; capaci di comunicare con proprietà di linguaggio (molti parlando a braccio, altri leggendo ma con la chiara consapevolezza del significato di ogni parola che pronunciavano); capaci di una effervescenza comunicativa e di una empatia che – per dire – molti conduttori di programmi giornalistici televisivi neanche lontanamente si sognano. Insomma ascoltandoli il tempo scorreva rapido, piacevole ed interessante.

Ebbene, confesso: su questo punto non ho intenzione di essere qui pacato, dialogante e politically correct. Piuttosto direi… assertivo e battagliero. Dopo aver seguito questi progetti; dopo aver partecipato dal vivo a molteplici incontri di alcune delle scuole coinvolte; dopo aver seguito questo evento conclusivo; viste – ciliegina sulla torta - le performances canore e di danza del liceo Vivona e del Liceo coreutico di Roma… dico con franchezza: il primo adulto che sentirò sproloquiare sul basso livello intellettuale, linguistico e comunicativo di studentesse e studenti … lo mando a quel paese.
Eh sì, lo so, mi state dicendo che quella che ha lavorato con noi è una élite studentesca non rappresentativa. Sarà pure così, sarà solo la punta di un iceberg che nasconde altro. Mah, non so, dico però che la punta si sostiene sempre sul grosso che c’è sotto, altrimenti affonda.
Perciò, please, accantoniamo un po’ questa storia del basso livello dei nostri studenti, che non capiscono i problemi, non capiscono quello che leggono e non sanno comunicare se non con un click.
Ma non sarà che siamo noi adulti a doverci dare invece una calmata e dare credito e fiducia a questi giovani?
Va beh, scusatemi per questo mio intervento poco rituale !!!! ma è a fin di bene, fatto con la mente e col cuore. Un saluto a tutte e a tutti.