Empowerment femminile: un confronto fra legislazioni
di Mara Gasbarrone---10-06-2023
Confrontare l’esperienza italiana e quella francese nella legislazione diretta a rafforzare l’empowerment femminile, questo era l’obiettivo del seminario organizzato il 7 giugno presso il Senato dal gruppo di amicizia Italia-Francia dell’Unione interparlamentare.
Dopo i saluti istituzionali di Anna Rossomando e di Piero Fassino, per la parte francese è intervenuta Marie-Pierre Rixain, per quella italiana Lella Golfo e Alessia Mosca, le due co-promotrici della legge sulle quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate, oltre a Elena Bonetti, ministra delle pari opportunità e della famiglia dei governi Conte e Draghi.

Sia la legislazione italiana che quella francese hanno adottato un’ottica realistica e graduale: la legge Golfo/Mosca del 2011 sulla Parità di accesso agli organi delle società quotate prevedeva almeno 1/5 del genere meno rappresentato per la prima elezione dei Consigli di Amministrazione successiva al 12 agosto 2012, quota che sarebbe salita a 1/3 nelle due elezioni successive. A dicembre 2019 la legge è stata estesa a ulteriori tre elezioni con una quota aumentata al 40 per cento. Lella Golfo e Alessia Mosca hanno ricordato le particolari circostanze che hanno accompagnato la legge italiana: un’iniziativa bipartisan di due donne parlamentari, una dell’allora maggioranza berlusconiana, e l’altra dell’opposizione, che dovettero inizialmente superare le resistenze delle componenti più identitarie dei rispettivi schieramenti.

Elena Bonetti ha ricordato che l’Italia ha introdotto una strategia nazionale per la parità di genere, all'interno della quale è prevista la certificazione per la parità di genere delle imprese, per la quale sono previsti vantaggi fiscali e vantaggi nell'ambito degli appalti pubblici, auspicando che anche l’attuale governo voglia mantenere tale orientamento. Ricordiamo che, nei bandi per l’attuazione delle misure del PNR, sono stati invece concessi larghi esoneri alla normativa che prevede nelle assunzioni quote per le donne e per i giovani.

Anche in Francia, il riequilibrio delle quote di genere nei CdA è stato accolto con favore dall’opinione pubblica e dai mercati, ma non è stata invece realizzata l’aspettativa che tale riequilibrio si estendesse per imitazione dai CdA anche ai livelli manageriali, e in generale alle occupazioni più qualificate. Ciò non è avvenuto spontaneamente, e le disuguaglianze di genere resistono in tutti i campi e tutte le età, da un gap del 12,5% nelle paghette dei ragazzi e delle ragazze, fino ad un differenziale del 40% delle pensioni femminili in meno rispetto a quelle maschili.

Si è quindi reso necessario un ulteriore significativo atto legislativo, approvato all’unanimità dall’Assemblea nazionale nel maggio 2021 e promulgato dal presidente Macron il 24 dicembre 2021. Con questa legge, sulla parità di genere economica e professionale, sono state introdotte varie misure, fra le quali:
• l’obbligo di versare lo stipendio o le prestazioni sociali su un conto bancario o postale di cui il dipendente o il beneficiario sia titolare o cointestatario, vietando la designazione di una un terza persona a percepire il suo stipendio.
• varie misure per monitorare la parità di genere negli istituti di formazione superiori, con la pubblicazione dei relativi punteggi;
• l’estensione di un sistema di quote anche alle posizioni manageriali, partendo inizialmente dalle aziende più grandi, e con un approccio non “punitivo”, ma pragmatico e collaborativo.

Oltre a fare un uso intelligente delle leggi, occorre però alimentare le precondizioni che rendano possibile la valorizzazione dei talenti femminili. Come ha sostenuto Paola Mascaro, manager della società di consulenza Accenture, non basta che le giovani rappresentino ormai la maggioranza dei laureati, in moltissimi paesi del mondo. Occorre anche che non siano scoraggiate per il condizionamento sociale ad intraprendere percorsi scientifici, economici o tecnici, più spendibili sul mercato del lavoro e per i quali sarebbero assolutamente in grado di realizzare traguardi significativi.