256. Perché no? Studiare la Costituzione fa sempre bene!
di Carlo Corridoni---15-09-2023
Il dibattito che si registra in questi giorni sul SITO non delinea ancora una precisa direzione di approfondimento, ma nella nostra Associazione esiste quasi la tradizione di esercitarci sui diversi aspetti della Costituzione repubblicana.
Grazie a magistrali interventi di prestigiosi esperti, in passato abbiamo già affrontato diverse tematiche costituzionali con generale soddisfazione degli Associati e dei Relatori.
La Costituzione resta uno dei Presìdi della nostra libertà e dello sviluppo dello Stato di Diritto nel Paese.
Ma è vero che, benché il tessuto democratico delle nostre Istituzioni appaia ancora solido, non sfuggono a nessuno evidenti segni di ammaloramento del vivere civile, per usare un suggestivo e allarmante vocabolo, recuperato dalle tragiche cronache concernenti il Ponte Morandi.
Penso, infatti, che le delicate questioni concernenti il 'nuovo' Titolo quinto siano state solo accantonate sette anni fa, e che saranno nuovamente sollevate in occasione di un dibattito sull'Autonomia differenziata, che tutti sentiamo imminente. Imminente, anzi incombente!
Per non parlare di nuovi atteggiamenti della politica che implicano chiarimenti e approfondimenti di rango costituzionale, come, per esempio, il ripudio della guerra o l'interpretazione esatta del merito nell'Istruzione. Gli atteggiamenti sovranisti assunti nell'ambito dei rapporti intrattenuti con gli altri Paesi. E del Lavoro, sul quale continuiamo a fondarci ma che vediamo sempre più pericoloso, pericolante e screditato.
Insomma, il Governo sostenuto dalla maggioranza di destra pone alternative che ci stimolano a reclamare il rispetto dei Valori costituzionali, verificandone ancora la sostanzialità.
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