La riforma istituzionale è riforma prioritaria
di Piero Fortini---30-09-2023
Emilia Patta nel nostro incontro di giugno ci diceva che il cattivo funzionamento istituzionale ci costava 57mld in ritardi burocratici e 200mld in inefficienze, scoraggiando nuovi progetti e investimenti sia italiani che esteri.
Il Professor Marco Fortis ci dice che in Italia esistono due PIL, quello estremamente positivo delle imprese innovate negli ultimi 7 anni e ben inserite nelle filiere globali e quello estremamente negativo delle istituzioni e della giustizia, che rende invece l'Italia un'isola negativa. Pertanto l'Italia per uno sviluppo durevole e sostenibile ha bisogno di riforme profonde.
Come può dare vita a riforme di respiro una situazione istituzionale che ha visto 68 Governi in 77 anni? Di quali dati abbiamo ancora bisogno per assumere come priorità la riforma istituzionale, non lasciandone la p/maternità alla sola Meloni?
Pertanto, una volta sgombrato il campo dal Presidenzialismo e lasciate intatte prerogative e facoltà del Presidente della Repubblica, si può discutere nel merito di come dare stabilità al Governo ed efficienza al Parlamento senza gridare subito all'attentato alla Costituzione più bella del mondo? Perché altrimenti, in un mondo che cambia vertiginosamente, la Costituzione più bella, ma in alcune parti ormai inefficiente, ce la teniamo intatta per altri 1.200 anni. E verremo studiati nei musei della scienza accanto ai dinosauri.