Servi sciocchi? Utili idioti? Io preferisco chiamarli complici
di Alberto Galanti---22-10-2023
Gli uni.
Hamas e le brigate Al Qassam usano i palestinesi, bambini compresi, come scudi umani. Hanno fatto di tutto per non far allontanare la gente dagli edifici a rischio bombe. Hanno bisogno di contare tante vittime tra la popolazione di Gaza per continuare la loro tragica orribile moina davanti a un mondo strano che consente a questi terroristi islamisti di fregare i vivi piangendo i morti. Molti capi di Hamas sono tranquilli all'estero, a riparo dai bombardamenti. Ma perché le mamme di Gaza non scendono in massa nelle piazze con i loro figli, in braccio o per mano, a chiedere una tregua sconfessando nei fatti gli assassini del 7 ottobre? Sarebbe un colpo ad effetto da tentare per proteggere i loro bambini. Visto che le mamme in genere sono capaci di tutto, mi chiedo perché fino ad oggi non lo abbiano fatto. Non mi vengono che due ipotesi: o sentono più aggressiva la minaccia di Hamas di cui sono tutti schiavi, oppure odiano gli israeliani più di quanto amino i loro figli. Questa seconda ipotesi fu una laburista come Golda Meir ad avanzarla molti anni fa e sembra che ancora non la si possa escludere.

Gli altri.
In Israele il servizio militare di leva dura 24 mesi per le ragazze e 36 per i ragazzi. Poi per diversi anni, nel corso della loro vita civile, vengono richiamati per periodi brevi di formazione e aggiornamento. Tutti sanno, i riservisti e quelli in servizio permanente, che se c'è una mobilitazione diventano automaticamente Forza Armata di Israele, con tutta la responsabilità, il sacrificio e l'ansia che questo comporta. Ansia ben diversa da quella che, secondo la stampa italiana, sembra pervadere i nostri studenti a causa dello 'stress' da esame o da voto. La gioventù israeliana accetta questo pesante fardello sulle sue spalle perché sa cosa è successo ai nonni, ai bisnonni, agli avi, agli ebrei inermi sparsi per il mondo. Israele è un paese libero e democratico e il suo popolo è informato. Sa bene che molta, troppa, opinione pubblica mondiale ancora confonde i terroristi islamisti con la legittima aspirazione dei palestinesi ad avere anche loro uno stato vero e non dei leader sanguinari che vogliono in realtà che nulla cambi per perpetuare il loro triste spettacolo di morte.

Non faccio parte delle 'anime belle' che pensano che al tagliagole si debba porgere l'altra gola (gliela porgano loro). Vorrei dire al soldato israeliano, donna o uomo che sia, di fare attenzione, di usare insieme coraggio e prudenza quando sarà sul campo di battaglia. C'è un mondo piuttosto grande già pronto a chiamarlo 'criminale di guerra' qualsiasi cosa faccia. Anche se sarà pericolosamente 'buono', comunque quel quel mondo non cambierà idea perché è un mondo che gli è ciecamente ostile e complice del nemico. Pertanto pensi solo a difendere da eroe Israele cercando di difendere anche sé stesso e la sua vita, costi quel che costi.