Contro la violenza di genere
di Lucia Mastrofrancesco---25-11-2023
Nella giornata internazionale contro la violenza di genere infuriano le polemiche su chi e come partecipare al corteo. Io non sarò presente perché non si parla delle violenze consumate da Hamas, limitandosi a dire che la manifestazione è aperta anche alle donne israeliane. Come se le donne israeliane stuprate, ferite, offese, mutilate orribilmente da Hamas possano riconoscersi in un corteo bipartisan. Non è così. Oggi è necessario un nuovo 'separatismo' che sappia riconoscere le ragioni e i torti e non un ecumenismo di facciata. Oggi si parla di violenza di genere, non di politica internazionale: mischiare le carte, secondo me, è sbagliato.
Vi parlo invece di un'iniziativa cui ho partecipato in Campidoglio, promossa dai consiglieri comunali di Italia viva cui hanno preso parte i massimi livelli di rappresentanza politica, consiglieri comunali, regionali e parlamentari unitamente ad esponenti della società civile e professionale. Lì si è colta, a mio parere, la necessità di una complessa sinergia delle componenti socio-politiche necessaria per affrontare il problema della violenza di genere, con misure concrete e con la messa in gioco di tutte le componenti utili dal punto di vista politico, economico e culturale senza illudersi che iniziative legislative estemporanee in materia educativa possano colmare un gap secolare. Non siamo certo all'anno zero, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare.