Buio a mezzogiorno
di Stefano Minghetti---17-12-2023
L’articolo di Alan Friedman sulla Stampa di oggi mi ha fatto tornare in mente il titolo del famoso libro di Arthur Koestler sui processi di Mosca all’epoca dello stalinismo: 'Buio a mezzogiorno'.
Secondo Friedman l’unico modo che Europa e Stati Uniti hanno per salvare l’Ucraina è quello di cedere ai ricatti dei rispettivi filo-putiniani. Se avesse ragione - e temo proprio che sia così - questo significa che davvero siamo circondati dalle tenebre.

Mi chiedo come sia stato possibile che l’Unione europea sia finita sotto il ricatto di un “bullo” come il premier ungherese Orbán, il quale con il suo veto ha bloccato 50 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina. Veto che (forse) potrebbe togliere solo a fronte dell’erogazione di cospicui finanziamenti comunitari, finora negati da momento che lo stesso Orbán ha violato la maggior parte delle regole europee e dello stato di diritto.
Nello stesso tempo, dall’altra parte dell’Oceano, i repubblicani trumpiani al Congresso hanno dichiarato che non approveranno nessun nuovo finanziamento all’Ucraina fino a quando il presidente Biden non darà il via libera all’approvazione di una serie di drastiche leggi anti-immigrazione, compresa la costruzione del famigerato muro lungo il confine con il Messico (vecchio cavallo di battaglia di Trump). Con questo ricatto i repubblicani sono riusciti a bloccare 60 miliardi di dollari destinati all’Ucraina.
Tutto questo per la gioia di Putin, il quale peraltro sa bene che se Trump vincesse le prossime elezioni, tutti gli aiuti americani a Kiev verrebbero cancellati. Anche per questo, il leader russo non metterà fine alla guerra almeno per tutto il 2024.
Nel lungo periodo di storia che parte dalla fine della seconda guerra mondiale fino ad oggi, il capitolo che stiamo vivendo è senza dubbio tra i peggiori. Grazie a più di settant’anni di prosperità e di pace in Occidente abbiamo dimenticato i traumi politici e sociali dell’insicurezza di massa: forse anche per questo l’opinione pubblica di molti paesi si sta stancando di questo conflitto (come ha ingenuamente sottolineato la nostra premier). Su questo e sull'aiuto dei suoi amici e alleati in Europa e negli Stati Uniti fa affidamento Putin.

Purtroppo, sembra che solo in pochi si rendano conto delle implicazioni che un’eventuale vittoria russa in Ucraina avrebbe per il futuro delle nostre democrazie. Ed è per questo che sfortunatamente l’Unione europea e la Casa Bianca quasi di sicuro saranno costrette a cedere alle pressioni cui sono sottoposte, in un momento in cui - per usare le parole dello stesso Koestler - “sta tramontando l’età della ragione” e le tenebre si addensano intorno a noi.