Rivisitazione radicale e totale del SSN per tutti
di Donato Antonellis---21-02-2024
I Pronto Soccorso sono affollati, mal gestiti. I professionisti sono oberati da turnazioni impossibili. La medicina del territorio non esiste (e su questo ci sarebbe molto da dire). L'accesso in ospedale, qualsiasi ospedale è diventato impossibile se non attraverso il Pronto Soccorso dove si è costretti a sostare talvolta per lunghi periodi. L'accesso è molto problematico anche per i visitatori. I reparti ospedalieri sono spesso in balia di professionisti arroganti e di personale non medico ignorante e frustrato nel loro lavoro (con qualche lodevole eccezione); tali stati d'animo, ovviamente, si riversano negativamente sui pazienti e sul loro stato di salute. La popolazione invecchia, l'aspettativa di vita aumenta ma il servizio sanitario non si è minimamente adeguato a questa realtà anzi si è lasciato in mano a strutture private il compito di gestire gli anziani e disabili con performance che evitiamo di descrivere ma, anche qui, con enormi riscontri economici in complicità con la politica.
'Sic stantibus rebus' la domanda che ci dobbiamo porre è una sola: potrà esistere nel prossimo futuro un 'SSN universalista, equo, solidale e gratuito??'.
Io dico realisticamente di NO! Né basterà, secondo quanto invece auspica Matteo Renzi, la richiesta dei finanziamenti del MES che pure sono indispensabili. Sarà un altro fiume o un rivolo di denaro che andrà a rimpinguare ulteriormente, le tasche dei magnati della 'Sanità privata' che sui soldi sottratti al 'pubblico' hanno costruito i loro imperi, con il beneplacito e l'accondiscendenza di un sistema politico marcio e corrotto.
Quello di cui avremmo bisogno veramente è una 'rivoluzione culturale' da parte della politica, dei tecnici e dei professionisti, una rivoluzione culturale che conduca una rivisitazione radicale e totale del SSN per tutti ma questa la vedo molto dura se non impossibile per cui i poveri e i deboli continueranno essere tali ed i ricchi sempre più ricchi. In mezzo una classe media sempre più impoverita, preoccupata di sopravvivere, all'affannosa ricerca di qualche polizza sanitaria il più delle volte 'scrausa' ma che le dia un minimo di serenità per il futuro.