Domande di Sicurezza
di Raffaella Grasso---21-05-2019
Parola chiave di questi tempi è “Sicurezza”. Appannaggio, peraltro, di Salvini e su questo terreno (che ha segnato la vera sconfitta dei democratici) sarebbe bene non rincorrerlo.
Vorrei quindi che la parola “Sicurezza” fosse declinata in un modo più eccentrico. Sicurezza è sapere che ci sono le persone giuste al posto giusto. Sapere, ad esempio, che si sono scelti Calenda e Gualtieri come rappresentanti italiani in Europa mi dà sicurezza. Non riesco però ad andare oltre… e il 27 maggio è alle porte.
Non sono sicura che il PD abbia e tenga nella dovuta considerazione qualificati referenti per Sanità, Urbanistica, Scuola, Ricerca, Difesa del territorio, ecc.
Non vorrei, sul vento del populismo della prima ora o di quello di rincorsa, non si ascoltassero le voci dei professionisti dei vari ambiti o si ritenesse addirittura di poterne fare a meno. Tecnici e professionisti (mi scuso se alludo allo studio ed alla competenza!) che dovrebbero costantemente essere di supporto e di indirizzo ai politici per dare quella “Sicurezza” di fondo e di prospettiva, di cui io personalmente sento l’esigenza. Si dà sicurezza ai cittadini se si spiega loro che abbiamo “il migliore” esperto di … e di… e che su quelle basi verranno operate le scelte politiche gestionali. Non è forse così che il cittadino si orienta nella scelta del medico che deve curarlo?
O gli esperti ed i professionisti di settore li lasciamo ancora pascolare nei talk show dove finiranno inevitabilmente per affermare ancora di essere inascoltati da decenni contribuendo così a lanciare il pericoloso boomerang sulla politica connotata da interessi personali?
Le domande di sicurezza sono tante… le risposte tutte riconducibili a “credibilità”.
Grazie dell'attenzione.