Metti che in Brasile una farfalla batta le ali.
di Carlo Corridoni---12-06-2019
Ormai ci aspettiamo che, anche a seguito di quell'impercettibile battito d'ali, un tifone possa partire dal Mar del Giappone a scatenare l'iradiddio dall'altra parte del globo terraqueo. Alla faccia dei terrapiattisti!
Da anni associamo l'infinita catena causale fra quel battito d'ali e il tifone alla complessità dei fenomeni naturali, che quasi mai sono del tutto noti e prevedibili, sicché qualche anello di quella catena potrebbe pure essere casuale.
Quell'immagine poetica sembra inoltre fatta apposta per ricordarci - e tacitamente rimproverarci - che ben altri effetti, rispetto al battito d'ali d'una farfalla, sia pure di quelle giganti brasiliane, potrebbero avere un Gran Premio di automobilismo, mettiamo a Monza, o, più modestamente, un viaggio fra Roma e Napoli sul filo dei centotrenta orari, mettiamo in Panda.
Ho scelto Monza e Napoli per tranquillizzarvi ipocritamente la coscienza locale: gli effetti si vedrebbero dall'altra parte del globo!
Ed ecco il senso di colpa che ci s'insinua, nella scarsezza delle cognizioni scientifiche, fra il nostro malaccorto vivere da utenti o, come ebbe a dire l'avvocato Ghedini, da 'utilizzatori finali', e i principi di Economia che, bene e male, ci guidano tutti. Sia in grande sia in piccolo.
Vorrei precisare che tali principi economici non ci guidano per modo di dire, astrattamente: essi guidano effettivamente anche milioni di esseri umani lontano dai dissesti geografici e verso Paesi con migliori condizioni di vita.
Quanto dei cambiamenti climatici è imputabile ai nostri comportamenti da correggere e quanto di essi è invece inevitabile, anzi tale da richiederci un adattamento conseguente?
Mi pare interessante che, di correzione o di adattamento si tratti, i provvedimenti differiscano poco: è il loro spirito a diversificarli essenzialmente!
Ecco: potrei concludere con un 'S'apra il dibattito!' come in Berlinguer ti voglio bene, di Benigni, ma non mi aspetto risposte da questo nostro sito, bensì dal dibattito che seguirà il seminario dell'Associazione il prossimo 24 giugno.
Che la notte di San Giovanni ci porti consiglio.