Progressisti a confronto
di Carlo Corridoni---06-12-2019
Lunedì verrà a trovarci Matteo Richetti. Nel ringraziarlo e con la piena personale comprensione del delicato momento che attraversa, sono ansioso di ascoltarlo.
Infatti starò attento a sentire il nuovo programma che si impegnerebbe a perseguire con una forza politica diversa da quella nella quale fu eletto appena l'altr'anno.
Spero che Richetti sia il primo dei Progressisti con cui ci confronteremo, perché anche Matteo Renzi, formalmente, si trova in una situazione simile, e pari ansietà io provo nel distinguere di ciascuno le ragioni politiche dalle ragioni elettorali, ragioni ideali da ragioni strategiche, ma pure quelle, diciamo, contingenti. Certo che ragioni diverse possono anche concorrere.
Fatto è che anch'io mi ritengo e sono ritenuto progressista, ma assolutamente non disdegno di esserlo insieme a tanti altri, tutti gli altri. Non pretendo di essere più progressista di alcuno d'essi, tanto da dovermi distinguere in una nuova forza, progressista che di più o meglio non si potrebbe.
Ci vediamo lunedì.