I platani sono fatti così
di Carlo Corridoni---24-08-2020
Tutt'a un tratto, a fine marzo, i platani inverdiscono Roma.
In pochi giorni i lungoteveri, Viale delle Milizie, Viale Angelico e Via Giulio Cesare si colorano, quasi tutti insieme, nel tripudio che bene conosciamo e che vorremmo mantenere pure in Via Andrea Doria.
A fine estate, invece, si spengono ognuno per conto proprio, con un saluto come discreto, quasi riservato; che neanche riesce a rassomigliare ad un arrivederci, a presto!
Ecco: ci sta salutando il nostro platano di Via Andrea Doria, che ancora conta quattro foglie quattro. Non vi sembra un po' presto, anche per la stagione?
Prendiamo un po' d'acqua alla fontanella del fioraio dall'altra parte della strada e, come un tempo si faceva coi ciclisti del Giro, gettiamogliela delicatamente addosso. Dice: ma il platano mica è un ciclista, al massimo lo puoi innaffiare! Dico: un platano, ogni platano, sia pure a modo suo, corre e concorre, fa squadra per un ambiente migliore, alla velocità che gli pare a lui.
E poi, il nostro viene da lontano ...
Se aspettassimo l'intervento di Sabrina o di Virginia, per i nostri platani, saremmo esposti alle peggiori disillusioni: che allora ognuno pensi alle sue alberature!
Non so se vi ricordate della quercia vicino a Palazzo Spada ...