Willy Monteiro Duarte, italiano
di Carlo Corridoni---07-09-2020
Willy non ce l'ha fatta.
Un corpo fragile, troppo fragile perfino per un disegno di normalità.
Il suo nome si inscrive ormai nell'elenco dei piccoli eroi quotidiani ma, purtroppo per lui e per noi, nella pagina delle vittime.
La sua famiglia veniva da molto lontano ma poi aveva nidificato a Paliano.
Da sempre amo la zona di Paliano, Serrone e Colleferro, e la conosco come chi vi è cresciuto insieme con gli affetti che danno senso alla vita. Conosco la zona per la sua grande storia e per la mia, modestissima.
Sabato sono andato a Paliano per comprare il giornale - alla Forma non ci sono più giornalai - e vi ho passeggiato con Maria Antonietta per ammirare il luogo e le persone che lo abitano.
Willy è cresciuto bene, nel nido di Paliano, come non avrebbe potuto? Proprio sabato, stupito delle molte case disabitate e in vendita, ho perfino telefonato ad una cugina: per rimproverarla di non abitare più lì ...
Che è successo a Willy? Come è potuto succedere?
E lui non è il primo: per che non abbiamo fatto caso alla morte che cresceva intorno alle nostre case, intorno a noi. Ai figli nostri?
Mi sento ugualmente colpevole e impotente.