E' iniziato il risveglio con una narrazione opposta alla dottrina MAGA.
La reazione dell'opinione pubblica mondiale di fronte al progetto folle della costruzione del resort si è fatta sentire. I governi di molti paesi trascinati dalle popolazioni si sono schierati . Le immagini della carneficina spinta dai media e il bisogno di una terra dal 1967 per i palestinesi non sono state eluse. Sono 11 i paesi che si sono espressi per il riconoscimento dello Stato di Palestina: Francia con Macron principale attore di questa azione diplomatica , e poi, Spagna già pronta con misure di contenimento per Netanyhau, Portogallo, Lussemburgo, Malta, e ancora altri stati occidentali come Australia, Nuova Zelanda e Canada. Un numero suffciente a cambiare le maggioranze all'ONU e in Europa. Italia e Germania, ognuna per le sue convenienze, sono rimaste balbettanti e ambigue. Meloni ritiene che non c'è ancora nessuno Stato di Palestina da riconoscere.
Chi non avverte il cambiamento, sostiene che si tratta di un atto puramente simbolico che fa il paio con quella mentalità che denigra il concetto di utopia. Nel simbolico e nell'utopia invece c'è sempre un carico di futuro e di creatività. E il coraggio di lottare per raggiunge traguardi o per cercare di capovolgere la staticità tossica del presente. Soprattutto quando i governi non sono all'altezza di fornire risposte e la delusione fa da catalizzatore per la nascita di movimenti di protesta anche in presenza di regimi e leggi securitarie. In Italia, in 80 città si sono svolte manifestazioni con la presenza trasversale della popolazione (studenti, professionisti, pubblico impiego, automobilisti sulle autostrade bloccate), come non se ne vedevano da un po' e il Mediterrano è solcato dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in missione verso Gaza. Questa notte attaccata pesantemente da 13 droni israeliani,granate stordenti più una pioggia disostanze chimiche anti-nave. In Parlamento, indignazione e proteste contro il governo, tanto da minacciare il blocco dei lavori parlamentari. Tali iniziative hanno colto nel segno nonostante le perplessità di molti, tanto che di fronte all'impegno preso da tanti paesi per il riconoscimento, Netanyahu e Trump hanno mostrasto tutta la loro ostilità, hanno avuto reazioni scomposte che rivelano le loro intenzionalità passate e future di impedire la nascita dello stato di Palestina.
Col tempo dovranno tenere conto delle opinioni pubbliche globali, e Israele e il coloni in Cisgiordania dovranno decelerare come forze occupanti delle terre palestinesi di fronte ad una struttura statuale che si costituirà col tempo.