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La diplomazia italiana
11-12-2025 |
Adesso è tutto chiaro, ma lo era anche prima. La presidente Meloni non può appartenere al gruppo dei Volenterosi: Inghilterra, Francia e Germania, dove probabilmente non viene neanche invitata, perchè rema in direzione opposta, quella di voler dare una spallata all'Europa. Appartiene strutturalmente al piano del Presidente americano, Donald Trump, e quindi, per la proprietà transitiva, anche a quello del Presidente russo, Vladymir Putin. Anche all'interno, sia nella maggioranza che nell'opposizione, ha i suoi fidi sostenitori: è appoggiata da sempre da Lega e Movimento 5 Stelle, contrari in questi anni, agli aiuti militari all'Ucraina. Nel sito americano “Defence One” è stata pubblicata la National Security Strategy del Governo Usa ed è detto, nero su bianco, quello che prevede per l'Europa. Il messaggio sovranista è che l'Europa è antica e decadente, che è guidata da leader deboli, e che per essere utile al piano dei leader mondiali, gli Usa dovranno lavorare su Italia, Polonia, Austria e Ungheria per allontanarle dalla Ue. E' un progetto disgregante e aberrante. Non proprio in linea col concetto di Patria. Questa esagerata ostinazione contro l'Europa nasce dal fatto che l'Ue è un simbolo politico pericoloso per le autocrazie per il timore che possa essere preso ad esempio; inoltre, è un mondo lontano dalle vere turbolenze della guerra, gode del Welfare, vive in una nicchia regolata dallo stato di diritto, è la culla dei diritti ed è un mercato fiorente in cui si possono fare affari. Ma per fare affari deve essere distrutta e divisa, neutralizzati i regolamenti che accompagnano le attività, annullata la trasparenza e lo spirito di reale concorrenza. Secondo la visione di Trump e Putin che dividono il mondo in aree d'influenza, una Europa divisa sarebbe molto più governabile, l'America potrebbe potenziare il suo business soprattutto nel settore delle aziende hi-tech senza l'intralcio delle leggi che in un sistema democratico devono essere rispettate, mentre la Russia potrebbe estendere la sua potenza e il controllo su tutto il territorio europeo, dopo avere indebolito e intimorito le popolazioni e le leadership della Ue con la guerra ibrida già in atto. Tutto questo è alla base delle ambiguità della Premier italiana nei confronti del tycoon americano, forse illudendosi che la disgregazione degli stati europei possa determinare un maggior recupero di sovranismo e nazionalismo all'ombra degli Usa, e aumentare il suo potere. Ma se l'Europa fosse in così grave affanno come sostengono i sovranisti , perchè questa corsa dei leader mondiali Putin, Trump e Xi , a volersene impadronire, ognuno a suo modo, per renderla zona d'influenza? Certo l'Europa unita non è funzionale al piano di spartizione del mondo inseguito dalle grandi potenze, ma fa molta gola perchè occupa un angolo di mondo di 450 milioni di abitanti, c'è molta ricchezza ed è un luogo molto ambito dalle tante persone costrette ad abbandonare il proprio paese. Un ostacolo all'affermazione della loro volontà di potenza. ![]()
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