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n. 11565   lettori al   26.04.24
Omicidi e femminicidi, non tutto come pensate
24-11-2022
Anzitutto, permettetemi uno sfogo molto umano. Trovo insopportabile che, in comunicato dell’Istat uscito oggi, si affermi - nello stesso rigo - che gli omicidi risultano in lieve calo, e poi che ne sono stati commessi 303 nel 2021, contro i 286 nel 2020. A me sembra che siano un po’ aumentati: voi che ne pensate?

Poi, nel rigo sottostante, si scrive: “si arresta il calo degli omicidi di donne e sono in lieve aumento quelli di uomini”. Voi cosa capite? Gli omicidi commessi dalle donne, oppure gli omicidi di cui le donne sono vittime? Mistero. Sono le vittime, ma per farlo capire bastava aggiungere un aggettivo. Finito lo sfogo, passiamo ai fatti.

Primo, dal confronto con la media dell’Unione europea, dove nel 2020 si registrano 0,89 omicidi ogni 100 mila abitanti, l’Italia è il paese con il valore più basso – 0,48 omicidi per 100 mila abitanti – fatta eccezione per il piccolo e statisticamente poco significativo Lussemburgo. Questo per gli omicidi in generale, ma vale anche per i femminicidi.

Prendendo a riferimento il 2021, finito il lockdown, abbiamo registrato un piccolo aumento a 0,51 omicidi (uccisioni subite) per 100 mila abitanti: 0,64 per gli uomini e 0,39 per le donne. Con forti (e inaspettate) differenze territoriali:
per gli uomini il tasso di omicidi è di 1,01 per 100 mila abitanti nel Mezzogiorno e più basso, 0,45, nel Centro-nord,
mentre per le donne avviene esattamente il contrario: 0,33 nel Mezzogiorno, 0,35 nel Centro, contro un rischio maggiore nel Nord (0,46).

Nel corso degli anni, è diminuita molto la frequenza degli omicidi per gli uomini, mentre è diminuita molto meno quella per le donne. Nei primi anni ’90 si contavano circa cinque uomini uccisi per ogni vittima donna; nel 2021 il rapporto è sceso a 1,6.

A proposito di donne, in tutte le classi di età – tranne in quella anziana - le vittime maschili eccedono quelle femminili, con un rapporto fra omicidi subiti da uomini e subiti da donne che varia da un minimo di 1,3 volte per i minorenni a un massimo di 2,8 volte per i giovani di 18-24 anni. Nel 2021, le donne uccise con 65 anni e più sono state 47, contro 30 uomini uccisi della stessa età. Esse costituiscono il 39,5% delle donne assassinate, corrispondente a un tasso di 0,60 per 100 mila donne (0,49 il tasso corrispondente per i coetanei).

Si possono definire “femminicidi” tutti i 119 omicidi con vittima donna? Bisognerebbe conoscerne bene la motivazione, se legata al genere oppure no. Da un primo quadro sono state 70 le donne uccise nell’ambito della coppia, dal partner o ex partner; 30 le donne uccise da un altro parente; sono invece quattro quelle uccise da conoscenti in ambito affettivo o relazionale. In totale si tratta di 104 femminicidi presunti, su 119 omicidi con una vittima donna.