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Nel bilancio demografico una notizia cattiva e una buona, inaspettata
16-09-2025 |
L’Istat ha fatto il punto sui principali andamenti demografici nei primi sei mesi del 2025 (Bilancio demografico), e sono venute fuori due sorprese, una negativa e l’altra positiva. Cominciamo da quella negativa, l’unica di cui hanno ampiamente parlato i giornali, ormai sensibilizzati all’inverno demografico, al punto che conoscono solo quello. Le nascite del primo semestre sono state appena 166 mila e sono diminuite del 7 per 100 rispetto allo stesso periodo del 2024. Una diminuzione fortissima: basti pensare che – se fosse confermata anche nel secondo semestre - sfonderemmo la soglia dei 350 mila nati nell’anno, dopo essere già scesi sotto i 400 mila appena tre anni fa. Consoliamoci un po’ con quella (apparentemente) positiva. Rispetto allo stesso periodo del 2024, il calo delle cancellazioni anagrafiche per l’estero (68 mila) è pari a -39,8%. Possiamo dunque rallegrarci del fatto che meno giovani se ne vadano via dal nostro paese? Dopo una sequela di anni che segnavano una crescita ininterrotta dai 102 mila espatriati nel 2015 ai 156 mila del 2024 (solo il Covid aveva interrotto il trend), si tratterebbe di una vera inversione di tendenza. Attenzione, ci avvertono però due autorevoli studiosi sul sito neodemos.info L'anno precedente, il 2024, c'era stata una variazione 'anomala' di segno esattamente opposto: un forte aumento, spiegabile forse anche per un irrigidimento normativo che sollecitava gli espatriati a non ritardare l'iscrizione all'AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero). La tendenza di lungo periodo all'aumento degli espatri sembrerebbe quindi (purtroppo) confermata. |