Lo strano caso dell'On. Meloni e della Sig.ra Giorgia
di Carlo Corridoni---15-10-2021
Dico subito di essere incuriosito da Giorgia Meloni: dal suo agire, dall'essere o dal voler sembrare di un'eminente leader della Destra. Tant'è che la osservo sempre con molta attenzione, come Donna ma, soprattutto, come Capo politico indiscusso del suo Partito.
Il mio studio, ovviamente, tende ad una maggiore comprensione di un mondo che conosco/capisco poco, che da sempre mi sfugge e dal quale io pure rifuggo, per educazione, per temperamento e per scelta: la Destra.
A sentirla esprimersi, argomentare e controbattere, salta agli occhi la sicura padronanza degli strumenti logici e dialettici che utilizza coerentemente per prevalere; salta agli occhi almeno quanto appaiono smaccatamente assurdi, in genere, gli assunti e i contenuti medesimi dell'occasionale contendere.
Gli scopi che Ella persegue, infatti, non concernono quasi mai direttamente i contenuti del discorso nel quale si cimenta, ma unicamente consistono nella dialetticità che Lei esibisce per la sua platea, per i suoi sostenitori, che la desiderano proprio così come Lei mostra di saper sembrare loro; come si presenta.
Mettiamo il caso di quando chiedeva i blocchi navali o, peggio, l'affondamento delle navi che avessero soccorso i migranti: come può essere che una persona così manifestamente intelligente sostenesse tesi così 'cretine'?
Presumo che, nel caso, Ella desiderasse mostrarsi capace di gettare il quore ortre l'ostacolo, vale a dire di perorare 'eccellentemente' una causa ancor peggio che sbagliata: improponibile ...
Eccomi quindi alla classica domanda retorica, che mi pongo senza la volontà di offenderLa: Giorgia Meloni, ci fa o c'è?
Fa così perché conosce ciò che da lei ci si aspetta?
O ci si aspetta sempre ciò che Lei genuinamente farà?
Questo è il dilemma del perché: sono sempre distinguibili il perché causale e il perché finale? Il perché e l'affinché? Riflettiamo sull'insopprimibilità del feed-back ...
Pensa che ti ripensa, per ora concludo che Ella ci sia nella misura che ci faccia e che, di converso, agisca coerentemente con la sua essenza: uno stallo!
Un po' come quei simulatori d'infermità che, dagli e dagli, alla fine si ammalano veramente, con una coerenza esistenziale perfino morale!
Ora tutti sanno che il Dottor Jekyll e Mister Hide sono la stessa cosa, ma nessuno può dire che essi siano la stessa persona: sono due maschere distinte della medesima esistenza. Sicché io formulo l'ipotesi che nell'identica Giorgia Meloni si trovi un double-face, un'interfaccia input-output di compatibilizzazione fra l'essere e il sembrare: un dispositivo che la renda ugualmente, nelle due direzioni, sincera e credibile, come pure logica e incredibile.
Allo stato, trovo questa situazione estremamente pericolosa, perché un Capo di questo tipo è carismatico: non si limita a interpretare/rappresentare il pensiero dei suoi sodali, ma si trova perfino a definirlo/organizzarlo e conformarlo quel pensiero, inizialmente confuso o indefinito.
Prima o poi, vedrete, cesserà il Truman Show (true man?), e con la Destra ci si riuscirà a dialogare.
Insomma, per concludere, tutti questi sono rischi che la Sinistra non corre - almeno per ora - per noi che non siamo gregari, che i nostri Capi, piuttosto che ammirarli, preferiamo ... mirarli: prenderli di mira ...
E ora corro a Piazza del Popolo, care cose!