L'invecchiamento attivo
di Carlo Corridoni---10-11-2021
Vorrei dare seguito ad una promessa che ci siamo fatti lunedì scorso: quando abbiamo tutti accolto, con emozione, la proposta di Anna Bailetti di impegnarci nelle attività concernenti l'invecchiamento attivo.
Io che non ne sapevo niente, per aggiornarmi sulla questione, mi sono subito affacciato su Internet per trovare materiali utili: troppa grazia!
Scopro come da molti anni sedimentino e si ripropongano iniziative su questo tema, con normative nazionali e regionali, e ultimamente sostenute da cospicui stanziamenti economici (che non mi pare siano ancora stati spesi).
Ovviamente ho cercato di documentarmi per incanalare più utilmente le mie intenzioni proattive in direzioni già tracciate, ma qui ho incontrato qualche difficoltà di accesso. Voglio dire accesso mentale:
I documenti in questione sono sì istituzionali, ma emessi da tanti Comitati e Commissioni, da Gruppi di esperti e ricercatori così complessi che le due prime pagine (!) di uno di essi sono dedicate solo alla specificazione dei tanti acronimi utilizzati nelle poche decine di pagine successive ...
Mi sono spiegato? Ecco: non voglio dire altro!
In queste condizioni, anche per dar seguito ai nostri proponimenti collettivi, credo che urga un incontro con esperti, con persone preparate che sappiano diradare la nebbia e ci consentano di dipanare autonomamente il nostro percorso di attività, come converrebbe appunto a soggetti segnati (ma non troppo) dall'invecchiamento incombente.
Care cose a tutti.