Renzi sta pagando molto
di Rosy Ciardullo---16-11-2021
E’ evidente che c’è una nota stonata nella figura e nelle attività di Renzi. E’ giusto ammetterlo. Che si potrebbe spiegare con una insufficienza di protagonismo nel proprio paese ma che non lo giustifica. Non si può cercare il riconoscimento a qualunque prezzo. Le sue conferenze all’estero, quelle in Arabia Saudita, retribuite dal principe ereditario, Mohammed bin Salman, soddisfano la sua smania di centralità da spendere altrove magari in attesa di altro, ma lo respingono nel recinto della inopportunità politica e della credibilità con cui deve fare i conti. Nei sistemi politici democratici, prima o poi, delle figure politiche tutto viene passato al setaccio. Non esiste lo scivolone sulla buccia di banana. Diventa subito il pretesto per inoculare veleno contro l’avversario ed imbastire vendette.

Matteo Renzi, cavallo di razza della politica italiana, dovrebbe tenere sempre presente che il Movimento 5S, Marco Travaglio ed il Fatto Quotidiano, non gli perdoneranno mai di aver disarcionato il loro beniamino Giuseppe Conte, l’avvocato del popolo, soprattutto in un momento in cui tutti si davano da fare per riconfermare il Conte ter anche per salvare i loro vitalizi in vista di eventuali elezioni. Che falcidierebbero il numero dei parlamentari.
A loro si erano associati pezzi di procure e gruppi di professionisti di varie categorie (giudici, giornalisti, avvocati, imprenditori) interessati al mantenimento di quello specifico status quo, per i loro scopi personali. Non poteri occulti o poteri forti, ma opportunismi e sfrangiamenti mediocri, che niente avevano a che vedere con l’interesse del paese che di lì a poco avrebbe dovuto dare prova della realizzazione delle riforme e del PNRR.

Come si è potuto constatare, anche nella recente puntata di Otto e Mezzo condotta da Lilli Gruber, Renzi non si è mostrato interessato alla strategia politica del Fatto Quotidiano, né di Conte e 5S , né da ultimo, è rimasto incastrato nell’affaire di Fabrizio Rondolino che aveva stilato un programma per suggerire mosse strategiche contro il Fatto. Mosse che si sono rivelate inclini a logiche politiciste lesive e tornaconti di bottega, e vendette che con la politica non hanno niente a che vedere.

Ciò che conta, ma la memoria in questo paese è più corta che in altri, l’azione politica di Renzi ha significato l’arrivo di Mario Draghi che in pochi mesi (in carico da febbraio 2021), ha traghettato il paese fuori dalla crisi ed ha concorso a recuperare la nostra immagine all’estero e sui mercati. In uno scorcio di stagione è rientrato il deficit di alcuni punti (156,3%), è aumentata la crescita del 6,2%, lo spread è sotto controllo (oggi a 120,8) anche se i mercati sono nervosi per via dell’inflazione che aumenta, molte leggi sono cadute o sono state modificate. Arcuri è stato sostituito da Figliuolo. La pandemia da Covid 19 ci sta dando un po' di tregua per le misure adottate.
Intanto, la guerra aperta contro Marco Travaglio continua. Renzi lo ha querelato per diffamazione e richiesto un risarcimento danni.
Non è un bel vedere.