Cogito ergo... digito

Non so come sia potuto accadere! Dev'essere che mi sia distratto un po', o che la vista incominci a farmi qualche strano scherzo (ovviamente, dico questo senza volermela prendere con Santa Lucìa (Protettrice della Vista (e dell'Avvedutezza) ...).
Ho l'impressione, come se i caratteri di questa sezione del SITO siano stati leggermente ridotti, almeno rispetto a quelli usati per l'Avvertenza in epigrafe comune, dopo il Cogito ergo ... digito, e prima degli interventi degli Iscritti - non moderati! - che deve essere stata aggiunta da qualche tempo. Non me la ricordavo fin dall'inizio.
Ovviamente, accetto tutte le raccomandazioni di buon comportamento, che mi ammoniscono a migliorare sempre di più e ad usare convenientemente delle libertà concesse al Socio, purché ligio alle Règole del vivere c i v i l e. Civile, dunque. Non Militare!
Mi dispiacerebbe molto se comportamenti intemperati di qualche malaugurato non consociato potessero aver in qualche modo compromesso il quieto vivere della nostra Associazione, ove ci si iscrive per Parlare!
Fatto è che l'Avvertenza dà l'impressione che qualcosa di grave possa essere già accaduto o che stia per accadere.
Comunque, confesso di avvertire una stonatura rispetto al nostro comune essere e sentire ... per spiegarmi:
Come se nella sala Santa Cecilia trovassi al prossimo concerto una Targa con sopra incisa la scritta: ''È proibita la bestemmia e il turpiloquio''!
Nel fare autocritica indotta, io avrei qualche propensione alla maldicenza ... ma senza cattiveria d'animo o la volontà di ferire mai o di calunniare ...
Sull'Errore mi sento a posto (e ne rivendico perfino il diritto) perchè esso si connatura al vivere onestamente.
Per la Grammatica, starò più attento.
Per l'Ortografia, invece, non ci posso fare niente.
Quando mi esprimo nella mia Madre Lingua, che è la romana, le grafie èvocano sonorità non accreditate e sempre mutevoli, nel luogo e nel tempo.
Idem per i balbettii in versi, che ho tentato cogli Ottonari coi Borborigmi e coi Gransimpatici.
Fuggirò pertanto le occasioni anche prossime al peccato.

*) A Tutte e a Tutti, secondo le appropriate identità dei generi attualmente (e personalmente) percepiti da ciascuna/ciascuno.

4C

300. A Tutte! A Tutti! * di Carlo Corridoni---20-11-2025
Non so come sia potuto accadere! Dev'essere che mi sia distratto un po', o che la vista incominci a farmi qualche strano scherzo (ovviamente, dico questo senza volermela prendere con Santa Lucìa (Protettrice della Vista (e dell'Avvedutezza) ...). Ho l'impressione, come se i caratteri di questa sezione del SITO siano stati leggermente ridotti, almeno rispetto a quelli usati per l'Avvertenza in epigrafe comune, dopo il Cogito ergo ... digito, e prima degli interventi degli Iscritti - non moderati! - che deve essere stata aggiunta da qualche tempo. Non me la ricordavo fin dall'inizio. Ovviamente, accetto tutte le raccomandazioni di buon comportamento, che mi ammoniscono a migliorare sempre di più e ad usare convenientemente delle libertà concesse al Socio, purché ligio alle Règole del vivere c i v i l e. Civile, dunque. Non Militare! Mi dispiacerebbe molto se comportamenti intemperati di qualche malaugurato non consociato potessero aver in qualche modo compromesso il quieto vivere della nostra Associazione, ove ci si iscrive per Parlare! Fatto è che l'Avvertenza dà l'impressione che qualcosa di grave possa essere già accaduto o che stia per accadere. Comunque, confesso di avvertire una stonatura rispetto al nostro comune essere e sentire ... per spiegarmi: Come se nella sala Santa Cecilia trovassi al prossimo concerto una Targa con sopra incisa la scritta: ''È proibita la bestemmia e il turpiloquio''! Nel fare autocritica indotta, io avrei qualche propensione alla maldicenza ... ma senza cattiveria d'animo o la volontà di ferire mai o di calunniare ... Sull'Errore mi sento a posto (e ne rivendico perfino il diritto) perchè esso si connatura al vivere onestamente. Per la Grammatica, starò più attento. Per l'Ortografia, invece, non ci posso fare niente. Quando mi esprimo nella mia Madre Lingua, che è la romana, le grafie èvocano sonorità non accreditate e sempre mutevoli, nel luogo e nel tempo. Idem per i balbettii in versi, che ho tentato cogli Ottonari coi Borborigmi e coi Gransimpatici. Fuggirò pertanto le occasioni anche prossime al peccato. ) A Tutte e a Tutti*, secondo le appropriate identità dei generi attualmente (e personalmente) percepiti da ciascuna/ciascuno. 4C