Le ragioni di un'iscrizione
di Carlo Corridoni---07-01-2019
Carissimi. Da oggi anch’io faccio parte dell’Associazione Iscritti a Parlare.
Ero già intervenuto a diverse iniziative dell’Associazione, a seminari e dibattiti, ricevendo come ospite un’accoglienza amichevole e sincera. Non solo avevo potuto approfondire le mie conoscenze in fatto di economia, di lavoro, di politica, ma avevo pure potuto esprimere le mie vedute sui vari argomenti, confrontandole con quelle di altri in un ambiente intellettualmente stimolante e costruttivo. Insomma, da oggi mi sento più ‘a posto’: sono pure io, formalmente, un Iscritto a Parlare.
Così sono tornato sull’inevitabile decisione, che presi tanto tempo fa, di non prendere più tessere e di non dedicarmi più a cause incomprensibili e, soprattutto, ormai largamente incongruenti con le mie aspirazioni di giustizia sociale, di progresso democratico e civile.
L’Associazione ha il suo Statuto ma ciò che in pratica mi ha convinto a partecipare, nella mia specifica condizione, è la possibilità che offre di praticare da parte di ciascuno, attraverso la discussione, un percorso di formazione di opinioni sui fatti correnti in questo convulso momento della vita nazionale.
Anche sul piano della semplice informazione, necessaria per avere un’opinione difendibile, l’Associazione offre spazi, tempi e modi civili di acquisizione e di scambio, liberi da vincoli ideologici, di appartenenza o semplicemente dottrinari.
Gli associati, per ora, non sono in genere giovanissimi, e questo è un limite che potrebbe condizionare le attività dell’Associazione, ma molti di noi sanno rivolgersi ai giovani, fino a coinvolgerli nei seminari, organizzando la presenza di scolaresche, o in progetti di alternanza Scuola-Lavoro. La partecipazione di studenti e di insegnanti è sempre stata vivace; sulle tematiche del lavoro e della formazione si prevedono presto iniziative rivolte ai giovani che già lavorano.
Per quanto mi concerne personalmente, praticare l’Associazione di certo mi rivaluterà offrendo alla mia classe di età quelle opportunità che il pensionamento ha fortemente indebolito. Si sa, il lavoro è un formidabile motore di socializzazione, mentre la partecipazione autonoma dell’anziano ai processi produttivi avviene in ambienti di bassa interazione, in modo che la persona viene gradualmente isolata dai contesti operativi.
Uscendo dall’angustia dei fatti personali, concludo l’esposizione delle ragioni del mio tesseramento esprimendo la convinzione che l’Associazione assumerà presto un ruolo di rilevanza politica. Molti cittadini hanno perso i tradizionali riferimenti a Partiti che non hanno saputo rivolgersi efficacemente ai loro elettori: nel rispetto di tutti coloro che liberamente possono aver cambiato riferimenti – e convinzioni – credo parimenti che i cittadini conservino il diritto di organizzarsi per discutere liberamente di politica, di formarsi opinioni e di formulare proposte oppure dissentire, laddove l’opposizione non riesca a farsi ascoltare, non dalla cittadinanza né dalle Istituzioni.
Un caro saluto a tutti.
Carlo Corridoni