Spazzacamino svogliato cercasi
di Alberto Galanti---23-03-2019
Sabato scorso l’assemblea del PD ha preso atto dell’esito delle Primarie 2019 e ha affidato a Nicola Zingaretti il ruolo di Segretario del Partito democratico. Non sono iscritto al PD ma come elettore di centrosinistra anche io avrei potuto votare uno dei tre candidati alla segreteria. Ritenendo però che a votare alle primarie debbano andare solo quelli disposti ad accettare e riconoscere qualunque esito del voto, ho deciso per coerenza di non partecipare. Al contrario di quanto fecero nelle precedenti primarie alcuni dirigenti grandi e piccoli, oggi “in groppa” a Zingaretti, ieri a Orlando e l’altro ieri a Cuperlo, che il giorno dopo il voto cominciarono la disastrosa guerra interna al vincitore del congresso. E’ solo la presenza ingombrante di costoro al seguito del neo segretario PD, che mi rende diffidente nei suoi confronti. Tuttavia la mia formazione politica “togliattiana” mi porta sempre a scegliere il meno peggio e oggi il PD è senza dubbio meno peggio della deludente +Europa, di Pizzarotti, del centrodestra con o senza Salvini, della sinistra pseudo rivoluzionaria e bollita dei Casarini, dell’astensione dal voto. Non faccio confronti con il M5s che per me è solo un potente emetico da paragonare al massimo alle dita in gola: non finirò mai di ringraziare Renzi, unico vero leader suo malgrado, che fece fallire in extremis l’inciucio contro natura che tutti ricordiamo.
Ci prepariamo ad affrontare le elezioni Europee. Sappiamo cosa c’è in gioco e i rischi che corriamo. Mi auguro che Zingaretti apprezzi la disponibilità di Carlo Calenda e Giuliano Pisapia a lavorare insieme ad un fronte europeista credibile nel programma e nelle candidature. Il centrosinistra non può permettersi errori e mi auguro che il PD torni a volare alto. E’ sulle grandi riforme e sul coraggio politico di proporle che l’unità interna va realizzata, altrimenti saremo condannati a quell’immobilismo utile solo a rassicurare i soliti leaderini riuniti attorno al caminetto (e a quel punto saranno le esalazioni di ossido di carbonio l’unica nostra speranza).