Trovare le parole.
di Carlo Corridoni---08-05-2019
Per un iscritto a parlare non dovrebbe essere difficile trovare le parole, sia pure per descrivere il male di Roma. Un male che è il nostro dolore ma che potrebbe essere - potrebbe - lo stesso male che sta dentro di noi.
Vi chiedo: i fatti di Torre Maura e di Casal Bruciato potrebbero riprodursi, mettiamo, a Primavalle, al Trionfale?
Parlavamo con Rosy Ciardullo di quartieri inizialmente popolari, come la Garbatella, Testaccio e lo stesso Trionfale, che nel tempo hanno consentito ai loro abitanti una crescita sociale e civile, trasformandosi insieme con essi, anzi accompagnandoli nel crescente benessere. Osservavamo pure come la struttura urbanistica di altri quartieri popolari sia invece emarginante: la forma stessa dei palazzi e la dislocazione dei servizi sembrino condannare altri residenti alla permanenza indefinita nel degrado. Ma non si tratta tanto della forma che assume la città nei suoi vari distretti abitativi, quanto di sostanza civile ed etica della sua cittadinanza complessiva, messa inoltre alla prova dalla recessione economica.
Sono infatti convinto che gli avvenimenti di quelle borgate potrebbero ripetersi in altre zone di Roma, sia in rapporto all'intolleranza verso i diversi, specialmente se poveri, sia alla mancanza di rispetto reciproco dei diritti e dei bisogni di ciascuno.
Credo che, oltre a stabilire quanto effettivamente accaduto, dovremmo prepararci a dibattere le diverse questioni connesse a quei fatti, ospitando testimonianze e - soprattutto - cercando di recuperare a livello cittadino le opportunità che la sinistra ha perso nel rappresentare i bisogni degli emarginati.