Ci vorrebbe un governo ombra!
di Carlo Corridoni---21-05-2019
Anch'io non sono tranquillo se la sicurezza si sottintende, si circoscrive a quella solitamente affidata alle forze dell'ordine. Peggio ancora se, per incrementarla, pure questo tipo di 'sicurezza', mi si invita ad armarmi e a difendermi da me.
Nello stato democratico la sicurezza è soprattutto sociale, cioè quella più complicata ad ottenere, a conservare ed implementare.
La sicurezza della Previdenza sociale, del Servizio sanitario, la sicurezza del Lavoro e nel Lavoro, del Sistema giudiziario e l'efficacia dell'Istruzione: sono questi i fattori di sicurezza del cittadino. Così concepita, la Sicurezza entra a far parte dei valori dello Stato democratico.
Con quali priorità interverrebbe il PD sulla Sicurezza?
Ecco: siamo in attesa di impegni, di modelli di sviluppo e di programmi; ma per questi occorre che il Partito esca dall'emergenza della sua rappresentatività. Infatti, a chi rivolgerebbe, oggi, il suo programma di governo, il PD: a quale elettorato?
Credo (e spero) che non sia tanto il difetto di risorse culturali e tecniche, la rarità di democratici esperti a ritardare la presentazione di tale programma, quanto l'oggettiva difficoltà politica a rivolgersi ad un elettorato diffidente e diviso, impaurito e incattivito.
Se l'attuale governo 'contrattuale' facesse almeno un po' di luce, di luce-luce, noi potremmo agire come in passato: istituiremmo forse un governo-ombra. Ma sappiamo tutti come nel buio manco l'ombra si possa concepire. E allora facciamoci luce da soli.
Care cose a tutti.