Sì, sì; No, no;... poiché il di più viene dal maligno
di Alberto Galanti---25-07-2019
Il 22 luglio Dario Franceschini conclude la sua intervista al Corriere della Sera con queste parole:
Nella prima Repubblica c’era l’Arco Costituzionale, che comprendeva forze di maggioranza e di opposizione, DC e PCI, ed escludeva MSI e l’estrema destra. Oggi io vorrei si lavorasse per cercare di costruire, e so quanto sarà difficile e faticoso, un arco di forze che, anche se non governano insieme, sono pronte a difendere insieme i valori umani e costituzionali che Salvini calpesta e violenta ogni giorno”.


Ho sempre ritenuto Dario Franceschini un politico molto capace. Stavo in quel 34,27% che lo scelse tra i candidati a segretario PD nelle primarie del 2009 vinte da Bersani. Non sottovaluto le sue opinioni politiche ma considero sempre il loro contenuto in modo razionale.
La prima cosa che non mi convince è la riedizione di un “Arco Costituzionale” che nella Prima Repubblica si copriva dietro la legge Scelba e le disposizioni (transitorie) e finali della Costituzione: è vietata l’apologia del fascismo e la sua ricostituzione in partito. Cose che , sia chiaro, non furono sufficienti neanche a impedire la nascita e la presenza in parlamento del Movimento Sociale Italiano.
Tuttavia per i partiti di allora si trattava di isolare un partito del 5/6% dei voti e sempre ufficialmente all'opposizione. Solo nel 1972 il MSI raggiunse il 9% per poi tornare al 6/7% fino a scindersi in AN e Fiamma Tricolore.
Franceschini fa presto a dire “Salvini”. Il PD dovrebbe tessere alleanze per escludere non un uomo ma un partito, la Lega, che governa tutto il Nord e che alle europee ha superato il 34% dei voti? L’Arco di forze di cui si parla nell'intervista sarebbe contro una forza politica talmente forte da essere riuscita a farlo lei un Arco contro il PD. E lo ha fatto stipulando un contratto col M5S sui cui “valori umani e costituzionali” Franceschini non ha dubbi.
Sarebbero questi, Dario, i “valori costituzionali” dei grillini?
• Il M5S vuole che la democrazia diretta abbia alle sue dipendenze la democrazia rappresentativa. La Costituzione, al contrario, con l’articolo 1 sancisce che la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione stessa, trasferendo cioè il potere a chi viene eletto alle elezioni.
• Il M5S è contro l’articolo 67 della Costituzione, che prevede che ogni membro del Parlamento rappresenti la nazione ed eserciti le sue funzioni senza vincolo di mandato.
• Il M5S è giustizialista, se ne infischia della separazione dei poteri, ha fatto la sua fortuna politica processando sommariamente semplici indagati sulle piazze fisiche e mediatiche. Peggio: è giustizialista solo quando gli fa comodo.
• Il M5S vuole tagliare drasticamente i parlamentari incurante dei partiti minori che verrebbero spazzati via in molte regioni, fregandosene alla grande delle riforme serie che la Costituzione richiederebbe.
• Il M5S blocca decisioni già prese democraticamente con danni incalcolabili all’economia e all’immagine che dell’Italia si son fatti gli investitori stranieri.
A me sembra che anche e soprattutto dal M5S venga un serio pericolo per la nostra democrazia.

Vogliamo poi considerare anche il “valore umano” del M5S. Dario non dire che ne trovi traccia:
• nella battaglia contro i vaccini;
• negli insulti a Rita Levi Montalcini,“vecchia puttana” e a Umberto Veronesi, “cancronesi”, per dirne solo due;
• nel salvataggio di Salvini sul caso Diciotti “perché tutto il governo era d’accordo col ministro dell’Interno”;
• nell’emendamento grillino al decreto Sicurezza per la confisca immediata dell'imbarcazione a chi entra nelle nostre acque violando la legge;
• nell’idea che le ong siano “taxi del mare”.

Non credo che Franceschini possa prendere un tale abbaglio. Ci deve essere qualcosa che non ha potuto, voluto spiegare meglio.

La seconda cosa che non mi convince della conclusione dell’intervista è semplice: le forze politiche “anche se non governano insieme” come potrebbero “difendere i valori umani che Salvini calpesta e violenta ogni giorno”? Mi verrebbe da rispondere che dovrebbero far cadere il governo.

L’ultima domanda, che Maria Teresa Meli non gli ha fatto, avrebbe dovuto essere: Onorevole Franceschini, se il PD riesce a far cadere il governo, lei è favorevole a tornare subito al voto? Risponda la prego solo Sì, sì; No, no.