...eppur si muove!
di Rosy Ciardullo---14-12-2019
Ho apprezzato e condiviso le analisi degli amici che mi hanno preceduto. Non posso esimermi da qualche mia considerazione su ciò che resta di questa stagione politica e sui venti nuovi, magari brezze che muovono l'aria stantia prodotta dalle conseguenze della globalizzazione, della delocalizzazione e dall'intreccio con le nuove tecnologie. Su questo fenomeno, mai vagliato abbastanza, le sinistre di tutto il mondo, in parte incolpevoli di questa deriva, non hanno potuto agire perdendo il bandolo della matassa. E' venuto meno il lavoro,l'oggetto su cui fondare lo sviluppo, radicare i diritti e migliorare il welfare. Con esso si è affievolito il sentimento di solidarietà e l'elemento di riflessione che accompagna la crescita democratica in ogni società. Il vuoto di prospettiva è stato riempito con ingegno dalle destre attraverso paure infondate e promesse che non possono essere mantenute. E' avvenuta l'implosione della speranza e la fine dell'utopia del futuro. Gli operai licenziati al massimo potranno sperare nella cassa integrazione o con qualche scivolamento aspirare alla pensione. Lo scarto con quelli che con le crisi si sono arricchiti, attraverso le ristrutturazioni, è sempre più marcato.

Intanto , la reazione della sinistra davanti alla crisi qual'è?! Da tempo, ormai, erode con liti interminabili , accuse pesantissime, scissioni (Richetti conferma), difese di posizioni di rendita e assunzioni leaderistiche , quel minimo di terreno di coesione che invece potrebbe essere la base per un possibile accordo per rilanciare il new deal delle forze democratiche.

In questa deriva, la politica si è saldata con la funzione inquisitoria svolta dall'informazione, considerata, a ragione, un altro partito. Lo scatenamento delle pulsioni giustizialiste lo vediamo nei talk show. In quelle vetrine, i cronisti oltre ad assediare il politico di turno, ci informano delle opinioni personali assunte su tutto. La nuova Santa Inquisizione estorce mezze verità e frasi estrapolate da un qualunque contesto. Gli interrogati, i politici, che pare vadano alla gogna sperano, ogni volta, che la tortura finisca presto. Ma come suggerisce il caso Formigli, anche i giornalisti sono uomini pubblici e di potere. La questione è molto più controversa di come la racconta lui. Tale fenomeno snatura l'informazione in questo paese che sempre di più si allontana dall' informazione di tipo anglosassone che si basa sull'utilizzo di canoni che non lasciano molto spazio all'interpretazione e che anzi è impostata su format con perimetri più lineari che si basano sui fatti e sull'oggettività dell'azione politica .

Però, mantenendo intatta la mia tensione personale verso l'utopia (il più bel vizio della sinistra!), vedo che ...eppur qualcosa si muove oltre questo magma!! Sono le masse giovanili che rappresentano finalmente la loro domanda politica. Si autoconvocano ma non si auto-nominano. Simbolicamente si sono chiamate “SARDINE”. Silenti (per adesso) ma presenti ovunque e in massa. Il loro futuro dovranno costruirlo rompendo schemi e conquistando spazi, altrimenti inaccessibili. E' la generazione dei trentenni, la grande assente, che ha riempito le piazze sorprendendo tutti e cantando “Bella ciao”. Una canzone che inequivocabilmente esprime la loro vocazione di sinistra. Sono giovani che escono dall'ombra e si affacciano alla storia mettendoci la faccia, avendo colto con preoccupazione l'attacco alla democrazia e allo stato di diritto. E al loro futuro. Sono di sinistra, misurati e non aggressivi, ma non potranno mai far parte del Pd, dove la lotta tra correnti, appartenenze e capi bastoni, non lascia spazio a nuove istanze e ad altri soggetti politici. Una nuova pagina politica è stata scritta nel momento in cui non è stata accettata la presenza di Casa Pound a piazza S. Giovanni, sabato 14 dicembre. La loro determinazione antifascista è una vera novità, che annuncia il desiderio di non contaminarsi con forze politiche di dubbia fede democratica. Pericolose nei loro obiettivi di infiltrazione e provocazione. Con questo, spero finisca l'epoca dello sdoganamento di vecchie e nuove forze neofasciste da parte di politici e giornalisti che hanno semplificato la storia con dolo e mimetizzato i fatti. Elementi che hanno contribuito ad alimentare le paure e inaugurato l'epoca dell'odio che sta destabilizzando il paese.