Di Maio, Erdogan e Putin
di Carlo Corridoni---08-01-2020
Cari Iscritti A Parlare (IAP).
Non tragga in inganno la satira connessa alle mutue incommensurabilità dei personaggi alfabeticamente ordinati nel titolo di questo mio contributo.
Il nostro simpatico ministro, schierato per una soluzione negoziata degli scontri in Libia, incontrerà presto il potente presidente turco, schierato con la parte legale dei libici, e l'imperatore in pectore di tutte le Russie, ormai militarmente alleato con la fazione ribelle dei libici medesimi.
Con qualche ragione, potreste anche dire con Gegè Di Giacomo: 'E a mme che mme n'importa? E a mme chemmé n'importa!', ma questo sarebbe un distratto e immeritato understatement della situazione estremamente preoccupante per noi: immaginare che la barca torni sola, e che lui affondi coi suoi apparenti desideri di bravo ragazzo, già sarebbe di per sé un'azione riprovevole!
Di Maio, che ci rappresenta tutti - ricordiamolo, agisce con un attivismo che gli fa onore: prima coi partner europei, del tutto alla nostra portata (ma che non hanno sostanzialmente contribuito), ed ora con personaggi bizzarri, arroganti e mutevoli che utilizzeranno nei loro incontri lo stesso linguaggio del Grande Fratello dell'orwelliano 1984.
Stanco di canzonarlo negli ottonari, da tempo non parlo più di lui - come di Salvini, ma in questa fase pericolosissima per il Paese, sento il bisogno di un suo affiancamento.
Ovviamente, desidererei l'affiancamento politico istituzionale che gli compete e che potrebbe anche non essergli del tutto gradito. Visto il soggetto.
Affiancarlo, quindi, per sostenerlo, personalmente e istituzionalmente, e per consigliarne le azioni: che siano meno velleitarie, più efficaci. Assolutamente non suicidiarie.
E invece, intorno a lui avverto un silenzio falsamente acquiescente, un vorrei-non-posso che tradisce l'attesa dell'ennesimo sbaglio, con susseguente critica demolitoria da fuoco amico. Amico maddeché!
Cari IAP, non è questione solo d'interessi italiani da proteggere o di diritti umani non salvaguardati in Libia: sono azioni politiche da intraprendere da parte di un governo autenticamente democratico.
Arrivederci a Lunedì tredici!