Il Piano Italia shock mettiamolo tra i materiali di 'Riformisti a confronto'
di Alberto Galanti---21-02-2020
Siccome di questo piano presentato ieri riceveremo dalla stampa solo quei gossip che Zingaretti giustamente chiama 'chiacchiericcio', ritengo utile farmi carico di diffonderne i materiali audiovideo e testuali perché non credo proprio che un cittadino consapevole della crisi che viviamo li possa ignorare con l'infantile e penosa scusa che 'Renzi è antipatico'.
La proposta normativa del Piano Italia Shock, frutto di un lavoro di una competente squadra composta da uomini e donne, si compone di sei articoli snelli ed essenziali:

Articolo 1. Prevede una riforma dei livelli di progettazione, al fine di diminuire a due il livello delle progettazioni, che attualmente è costituito da tre fasi, per garantire un iter più snello e rapido agli appalti pubblici.

Articolo 2. Prevede che il Governo individui, sulla base delle scelte strategiche per il Paese, interventi infrastrutturali prioritari per i quali disporre la nomina di Commissari straordinari. I Commissari sono responsabili di tutto il processo che va dalla progettazione all’esecuzione sul modello del Commissario di Genova e dell’Expo.

Articolo 3. Per tutti le opere di interesse strategico, vengono definiti termini perentori per le impugnative e per i pronunciamenti dei ricorsi.

Articolo 4. L’articolo prevede il ripristino delle strutture di missione Italia Sicura, Casa Italia e edilizia scolastica.

Articolo 5. Si prevedono semplificazioni in materia di VIA, rendendo perentori i termini previsti dal Codice ambiente per il rilascio delle autorizzazioni, in caso di rinnovo della Commissione VIA/VAS e del Comitato tecnico.

Articolo 6. Contiene un complesso di misure di semplificazione per il settore portuale, che va dallo snellimento delle procedure per le operazioni di dragaggio al tema della pianificazione, passando per l’emanazione del DPCM relativo allo Sportello Unico Doganale.

Infine, contiene norme in tema di passaggio agli enti locali delle aree demaniali non più utilizzate, al fine di favorire investimenti sulla linea di costa.

opere che possono essere subito sbloccate