Leghisti padani e veneti, diteci, cosa si prova ad essere considerati appestati?
di Lucia Fattori---26-02-2020
Mi fa piacere condividere il comunicato del prof. Pietro Cattaneo, preside dell’Istituto Sociale, la scuola dei gesuiti di Torino, nativo di Somaglia, nel Lodigiano:

“È bastato un attimo ed è cambiato tutto, il pericolo non viene più da cinesi o africani, ma da veneti e lombardi, gente come noi, gente che non possiamo riconoscere tra la folla.
La storia ci insegna che gli stereotipi sono una cosa pericolosa da maneggiare, perché basta davvero poco perché ci si ritrovi a chiedere aiuto proprio a chi si voleva bruciare in piazza. Questo virus ci ricorda che siamo tutti ugualmente fragili, e che è questa comune debolezza a renderci umani.
Adesso sta a noi la scelta: continuare a dividerci nell’ossessione che discriminare ci renda invulnerabili, oppure rimboccarci le maniche e cominciare a darci una mano. Perché il rischio che il “prima gli italiani” si trasformi in un tragico “tutti contro tutti”, è più pericoloso di qualsiasi pandemia, e non vorrei che chi blatera da anni di indipendenza e razza padana, provi sulla sua pelle cosa significa essere considerato un appestato”.