Da un 'soggetto difficile da raggiungere'
di Donato Antonellis---26-02-2020
Accolgo le sollecitazioni ad intervenire nella homepage del sito che Alberto e Carlo Corridoni rivolgono periodicamente ai soci ma, in realtà, quello che maggiormente mi spinge a scrivere è la bellissima lettera di Marina, la cui lettura mi ha fatto tornare indietro di 40 anni (forse è troppo; diciamo 30). E’ proprio vero che i giovani (alcuni) infondono entusiasmo!!! Il problema è che io ora mi sento collocato in quella fascia tra i 35 ed i 50 cioè tra i “soggetti difficili da raggiungere” e questo mi pone in una strana situazione di difficoltà
Ma andiamo sul concreto...

E’ difficilissimo, in questo momento, scrivere e dire qualcosa di originale e quindi anche io mi omologherò con il volgo ed inizierò col parlare di “coronavirus” ovvero COVID19 (Corona Virus Desease 2019) che dir si voglia e come al solito, andrò contro corrente.

La paura, il terrore, il panico, l’ansia che si stanno creando intorno a questo argomento ritengo siano assolutamente fuori luogo. Lo dicono i numeri e le situazioni: in Italia, su una popolazione di circa 60 milioni di abitanti si contano circa 200 contagiati. I decessi sarebbero 7 o 8 quasi tutti in età molto avanzata ed alcuni affetti da gravi malattie che, comunque, avrebbero portato a morte i pazienti: infarto in atto, insufficienza renale grave in trattamento dialitico, etc.. Come giustamente afferma il Prof. Ippolito, questi malati sono morti non per il coronavirus ma con il coronavirus Ma si è a conoscenza di quanti sono i contagiati per la banale influenza stagionale? Sono molti, molti di più. Si sa quanti sono i decessi? Sono molti, molti, molti di più, anche tra la popolazione infantile. Vi sono, tuttavia, per esseri equilibrati nel giudizio, due differenze fondamentali che preoccupano gli studiosi: 1)Si tratta di un virus sconosciuto, nuovo, di cui sono imprevedibili i comportamenti nel tempo (virulenza, mutazioni etc.). 2)Non esistono ancora farmaci e, soprattutto, vaccini che ne possano contrastare la diffusione e la crescita.
Per quanto riguarda la prima problematica studiosi di tutto il mondo, soprattutto i cinesi, si stanno adoperando per capire e già si ipotizza che con il picco massimo della diffusione, peraltro già avvenuto in Cina ma non da noi, dovrebbe diminuire la virulenza. Per il vaccino io credo e spero che nei prossimi mesi avremo delle novità. Noi, il popolo, per ora possiamo contribuire a contrastare la diffusione della malattia, seguendo alcune elementari regole dettate dal Ministero della Salute e che riassumo in modo schematico: 1) lavarsi spesso le mani, 2)Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute 3) Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani 3) Se si starnutisce o si tossisce coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta che poi va gettato in appositi contenitori. 4) Non assumere antivirali ed antibiotici, non servono 5)Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol 5) Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato.

Ma di chi è la responsabilità di tanto allarmismo? In primo luogo il comportamento ondivago degli studiosi, virologi ed epidemiologi. Non vi è stato coordinamento tra loro. Ognuno è andato per la propria strada, ha perseguito le proprie idee e questo ha creato disorientamento. I media, televisione, carta stampata e net-work hanno offerto uno spettacolo destruente ed indecoroso pur di fare audience o di fare cassetta. Non vi è stata la giusta, legittima e corretta informazione ma una sorta di assalto alla diligenza: hanno fatto a gara a chi poteva spararla più grossa, a chi poteva scoprire e diffondere la notizia più cattiva ed allarmante e darla in pasto ad un volgo affamato ed assetato di sangue, a chi potesse diffondere il maggior numero di fake-news.

Infine la politica che è entrata a gamba tesa (come si poteva sperare il contrario?), con la consueta ignoranza ed arroganza in un argomento ed in una materia che invece avrebbe meritato rispetto e competenza.

Nel mentre che in Italia succede tutto questo, il prode Re Di Battista fa sapere, di passaggio in Turchia, che “torna dalla guerra (vacanza a 5S in Iran) e l’accoglie la sua terra cingendolo di allor. Al sol della calda primavera risplende l’armatura del Sire vincitor” il quale ci racconterà delle bellezze dell’Iran, della cortesia dei suoi cittadini, della bellezza delle sue donne con lo chador, della meraviglia del suo sistema socio economico, della ingiustizia delle sanzioni ma nulla ci dirà dell’assoluta mancanza dei diritti civili, delle torture nelle carceri, della terribile condizione in cui versano le donne, dell’immorale arricchimento degli Aiatollà che “si” vendono di contrabbando il petrolio agli americani. Il “prode”, novello Brancaleone, una volta messo piede sul suolo natio, tenterà di riallacciare le fila di un esercito ormai liquefatto per dare l’ultimo assalto al disfacimento del Paese. Ci riuscirà? E’ questo che ha voluto e vuole il Popolo? Non so. Ma il Popolo è sovrano.

Ultimo argomento il Partito Democratico…….ma no!!! E’ un impegno psicologico troppo forte…..alla prossima puntata!!

P.S.: ultim’ora. Calenda mi ha mandato una news sulla posta elettronica in cui attacca Italia Viva “che sta dimostrando poca serietà nell’attaccare quotidianamente un Governo che ha fatto nascere”.
Commento telegrafico: Caro Calenda, al di la delle molte cose giuste che dici credo che così non andrai da nessuna parte ma la cosa che più mi preoccupa è che tutti noi che crediamo in un partito Democratico e Riformista rischiamo di non andare da nessuna parte.