SQUALIFICATO!
di Carlo Corridoni---07-05-2020
Apprendo con dolore d'essere stato squalificato.
Non già trasformato in squalo, proprio io che avrei la natura del pesce rosso, ma squalificato nel senso di essere cassato, non già messo in una cassa, cosa forse equivalente, faccio le corna, ma nel senso di essere cancellato, cassato dal 'gioco' dei Titoli.
Dovevo leggere le Regole con maggiore attenzione, mi dispiace. Mi dispiace tanto!
Mi dispiace per quei Titoli, che non avranno modo di classificarsi e neppure di essere letti, almeno loro, che sono solo titoli; quei Titoli per cui, da vecchio, mi ero pure messo a ristudiare il latino! A compitare il greco antico sulle edizioni bilingui!
E mi dispiace pure per me.
Me lo diceva sempre, mamma, da piccolo: 'Carlo, non gareggiare mai. Il dispiacere di perdere è più forte del piacere di vincere ... lascia stare. La competizione ti peggiora, non fa per te!'
Non avevo avvertito competizione, solo concorso.
Chiederei perdono se pensaste che abbia voluto in qualche modo barare, ma io, a leggere e rileggere quelle cose - non solo i Titoli! - scoprirò soltanto le grandi complementarità a quanto finora mi ha attratto prima e trasformato poi.
La mitologia come lo story telling, che va tanto di moda, e il significato che il Mito assume in sé, nel costruire conoscenza.
Difendo come fosse un originale la traduzione del Cantico dei Cantici di Guido Ceronetti, che mi ha riappacificato con le sacre letture, a me largamente inaccessibili se non fiduciariamente intermediate.
Però Manganelli e Pessoa! E annamo, noò?