Troppa grazia Sant'Anto'!
di Carlo Corridoni---24-10-2020
Confesso di aver visto ieri sera, sulla terza rete, la nuova trasmissione Titolo Quinto.
Forse perché, come si dice, 'la lingua batte dove il dente duole' (e non dimentico l'esito amaro del referendum costituzionale di quattro anni fa), desideravo arricchire la mia personale collezione di critiche a questa parte della Costituzione che realizzò una delle peggiori pattuizioni politiche del Centro-Sinistra.
Comincia il Sindaco di Napoli con un'intemerata contro il Presidente della Campania, per la decisione di istituire il coprifuoco notturno senza averla condivisa con altre Istituzioni - in particolare, Lui stesso medesimo.
''Napoli è una polveriera e la rabbia dei cittadini sta lì lì per esplodere, perché non si possono provocare persone prive dei mezzi di sussistenza ...'' dice su per giù il Sindaco.
Intanto, in diretta, è chiaro che una folla di persone non ha nessuna intenzione di osservare il divieto di restare per strada oltre le undici ...
''Dalla (giusta) protesta popolare potrebbero sortire effetti sia eversivi che criminali ...'' continua il primo Cittadino.
Le cose vanno avanti e le inquadrature mostrano scene di 'guerriglia urbana' - come si dice - praticata da giovani visibilmente esperti in quell'arte, col particolare obiettivo del Palazzo della Regione.
Quel che si vede non pare la degenerazione di una rabbia di cittadini normali quanto l'esercizio di una sapienza tattica bene sperimentata ...
A questo punto tutti gli ospiti della trasmissione - fior di personaggi: Ministri, Presidenti di Regione, giornalistoni - anche quelli fin dall'inizio non intenzionati, prendono le distanze da quel che vedono. E' chiaro che i 'bravi cittadini esasperati' non si recano alle manifestazioni con le bombe carta e pronti allo scontro con la Polizia e i Carabinieri.
L'espressione critica, non di condanna, del Sindaco suona come un ''L'avevo detto io ...'' ma significa proprio un ''Troppa grazia, Sant'Anto' ...''.