Renzi ti sei incartato da solo!
di Sergio Bailetti---15-01-2021
Prima di scrivere queste righe di commento alla situazione attuale ho dato una ripassata alla nostra Costituzione per vedere se ci fosse un articolo, un comma o un riferimento che si potesse paragonare al 25° emendamento della Costituzione americana. Così si sarebbe potuto espellere perché riconosciuto incapace di adempiere ai poteri e ai doveri della carica. Neanche l'impeachment è possibile perché non ricopre incarichi istituzionali.

Di vigliaccate e tradimenti è piena la sua strada. Questo Governo ha visto il suo impegno fin dal concepimento ma da subito si è compreso come fosse usato per conquistare uno spazio per sé. Solo per sé. Appena formato il Governo dopo aver preteso di inserire elementi della sua area è nata Italia Viva che aveva già avuto un battesimo notarile prima che il Governo nascesse - il che la dice lunga sulla premeditazione – pronto all'uso. E' stato usato sempre per contrastare una democratica composizione delle volontà di forze che avevano deciso di mettersi insieme per bloccare la minaccia di governi populisti e autoritari.

Forse sarà stata la proposta del PD ai 5Stelle di trasformare questa esperienza in una alleanza strategica di legislatura che ha tolto il terreno sotto i piedi a chi voleva giocare a Risiko con le istituzioni, visto che non ci sono stati territori conquistati nel frattempo.

Indubbiamente l'impasse in cui è caduto Conte dopo gli Stati Generali dei 5stelle che non hanno risolto un bel niente – anzi hanno evidenziato le gravi difficoltà interne a quel partito – ha prestato il fianco ad una strategia di attacchi sempre più pesanti, sempre più personalizzati di Italia Viva. L'obiettivo non era solo il MES su cui una certosina attività diplomatica stava lavorando all'interno della compagine governativa per trovare una difficile soluzione. Lo stesso si può dire dell'offensiva alla bozza di partenza del Piano New Generation e anche, successivamente, al testo modificato con le mediazioni che caratterizzano una coalizione. E' poi ripartito con l'attacco al piano vaccinale, ma quando si è visto che raggiungeva ritmi da primi della classe in Europa ha indirizzato l'affondo finale personalizzandolo su Conte con accuse gravissime rivolte a un Presidente del Consiglio dei Ministri sull'accentramento dei poteri e sul suo comportamento autoritario e antidemocratico, dichiarando nel contempo subito dopo di non avere problemi sulla ricostituzione di un nuovo Governo sul nome di Conte, seppure appena definito persona autoritaria e antidemocratica.

Tutti i Governi degli ultimi decenni sono stati accusati di ridurre il dibattito parlamentare alla mera approvazione di decreti legge o di finanziarie presentate all’ultimo momento e il suo Governo non ha fatto certo eccezioni. Vi ricordate le “decisioni democratiche” prese all’interno del Giglio Magico su questioni fondamentali? Denuncia oggi abuso dei social? C'è stato un abile bulimico precursore.

L'atteggiamento attuale è quello del referendum costituzionale: l'ardire egocentrico di mettere gli italiani davanti alla scelta "o con me o senza di me". Sappiamo poi come è andata: l'egocentrico ha perso ma tutti abbiamo dovuto subire l'altro campione di democrazia, Matteo Salvini.

Nella conferenza stampa tutti abbiamo potuto godere delle abilità oratorie del soggetto: "fate domande, ma 7 o 8 insieme" così posso fare un ulteriore comizio e rispondere qua e là a caso, affiancato dalle ministre dimissionarie col ruolo democraticamente ancillare.

Ma se Italia Viva è nata come è nata, attraverso il vergognoso voltafaccia subito dopo aver incassato qualche poltrona nel nuovo Governo e formando, con il PSI, gruppi parlamentari di 30 deputati alla Camera e 18 al Senato credo di poter dire che questi parlamentari provengono in buona parte dalle file del PD e, seppure designati dal de cuius, avranno militato nei territori per il PD, saranno stati amministratori per il PD, avranno partecipato alle campagne elettorali per il PD, alla formazione dei quadri del PD. Pertanto è ipotizzabile la costituzione di nuovi Gruppi parlamentari “politici”, sia alla Camera che al Senato, che possano rappresentare una coerente visione con le strategie della maggioranza per la costituzione di un nuovo governo che arrivi alla fine della legislatura.

Questa ipotesi sarebbe profondamente diversa da quella di raccattare i vari Scilipoti e Mastella o altri cani sciolti che vagano tra i gruppi parlamentari per raggiungere una maggioranza numerica ma che non avrebbe alcuna prospettiva.

Tra le tante conseguenze di una crisi di Governo quella che mi preoccupa particolarmente è l’appuntamento della prossima estate quando, sotto la presidenza dell'Italia, si svolgerà il G20, cioè il Foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo per cercare risposte coordinate, eque ed efficaci, capaci di porre le basi per un futuro migliore e sostenibile. Dal Forum precedente la situazione è mutata: l'Europa ha mostrato che una guida più sensibile ad uno sviluppo sostenibile è possibile. Negli USA l'elezione di Biden offre nuove prospettive ad una visione dialogante tra gli Stati. Lo stesso Papa Francesco con le sue encicliche Laudato sì e Fratelli tutti ha posto con forza che è un'illusione che un aumento della ricchezza da spartire, in base alla crescita continua, non avrebbe trovato limiti nelle risorse della terra e non avrebbe fatto i conti con la rapacità del sistema capitalista nell'appropriarsi delle ricchezze provenienti dal lavoro e dalla natura.

Non solo nelle parole del papa, ma nelle stesse preoccupazioni della Scienza la visione del modello capitalista, da consunta utopia, cede ormai il passo ad un bisogno di sopravvivenza, che può sussistere soltanto in armonia con la natura.

L'occasione del G20 è quindi importantissima per porre le élite mondiali ed i media transnazionali, che si sforzano di dare credibilità ad una loro rappresentazione della civiltà industriale. Per questo motivo solo un Governo forte ed autorevole potrà coordinare i lavori del Forum e ottenere risultati in grado di fissare concreti obiettivi condivisi, per garantire diritti umani per tutti gli uomini della Terra e condizioni ambientali e climatiche sostenibili per le future generazioni.