Renzi e gli altri
di Rosy Ciardullo---17-01-2021
E' in corso un errore di valutazione politica che per un po' darà i suoi frutti ma che non durerà a lungo. Il paese continuerà ad essere avvolto nelle nebbie della staticità e dell' immobilismo. Renzi continuerà a muoversi lungo i suoi crinali strategici. L'accelerazione che chiede l'Europa non avverrà e i problemi continueranno a rimanere gli stessi. E se ci sarà un Conte ter, porterà lo stigma di queste incongruenze.
Ad occhio nudo, si vede come l'ex-Presidente del Consiglio, anche dopo lo strappo, sia accerchiato da tifoserie diverse. Tutte tese a difendere Conte e la sua leadership. Non si possono opporre critiche perché non si può disturbare il manovratore, e si preferisce parlare solo del comportamento di Renzi. Quando invece dovrebbe essere Conte a mediare con tutte le forze politiche, senza ultimatum, non ultima Italia Viva. Che in questi giorni gli sta lasciando la porta aperta.

Se ci sarà una colpa per l'innesco della crisi, sarà bipartisan. E sarà inutile quanto ipocrita il richiamo alla pandemia, perché il coronavirus non ha influito affatto sui giochi politici, anzi ha consolidato alcune posizioni attraverso il pretesto dell'emergenza.
I nemici di Renzi non entrano in merito ai contenuti modulati e arricchiti della nuova stesura del Recovery plan Non so neanche se si è compreso che i fondi per gli investimenti sono il 70% del totale mentre quelli per i bonus il 30%. Non il contrario come nella prima bozza scritta all'ombra del populismo grillino.
Nell'agenda del paese, la fanno da padroni i detrattori tout court di Italia Viva e il fuoco amico di molta parte della politica, accompagnato da un vortice mediatico di regime scandaloso e una campagna sui social media impressionante.
Anche se, devo dire, che alcuni opinionisti e direttori di testate, per onestà intellettuale, sono stati pronti a riconoscere i meriti dell'azione di Renzi.
In particolare, la diversificazione articolata di aree di spesa che punta ad obiettivi importanti (ricerca, scuola, università, sanità, svolta green e apertura dei cantieri). mai presi in considerazione con tanta forza da nessuna forza politica. Molti all'interno del PD, sicuramente d'accordo con Renzi, hanno apprezzato i risultati ma tutti sono rimasti nei ranghi per evitare di dovergli riconoscere qualche merito. Meglio quindi astenersi, riconoscere il valore del lavoro sporco eseguito ed andare avanti.

Rimane però che la politica è un'arte dinamica , fatta di utopie e traguardi che al momento sembrano impossibili. Che potrebbero però riguardare il futuro, magari le generazioni dei prossimi 50 anni. Ecco perché non si può tacere, qualcuno doveva pur dirlo che i soldi del Recovery plan non sarebbero stati spesi bene.

Nella storia le conquiste più importanti per l'umanità sono state portate avanti da soggetti politici ritenuti scomodi nelle stanze del potere, protagonisti di vicende personali e collettive identificate come distruttive e inutili, facendosi carico di pesi insostenibili.

Le aspettative di Renzi, umanissime, sono poca cosa rispetto all'arroganza con cui non si entra in merito alle proposte, e non dovrebbero impressionare nessuno vista la disinvoltura con cui si muovono gruppi politici e singole personalità della politica.
Si sussurra che l'ex-Presidente del consiglio puntasse ad un incarico nella Nato dopo un passaggio al Ministero della Difesa. Siamo laici, quando mai è successo che non ci sia mai stata una rivendicazione personale dopo aver ricoperto un ruolo importante. L'unica cosa che conta è l'assunzione di responsabilità non l'opposizione a qualunque azione strategica che possa incrinare lo status quo in cui invece è facile mantenersi a galla. E non solo in Parlamento.

Tale vicenda mi riporta, in parte,al Referendum del 2016, in cui il primo affondamento fu effettuato proprio dal fuoco amico che preferì colpire insieme alle destre e non sostenere le nuove istanze contenute nella proposta referendaria. Anche adesso l'orientamento prevalente è quello di puntare ad un patto scellerato con i Responsabili anzichè dare risposte a Renzi. E poi è sempre meglio continuare a cedere ai grillini, quelli sì che puntano i piedi tutti giorni (vedi il Mes e lo Jus culturae) che mediare con una forza squisitamente europeista.
Per quanto il personaggio Renzi possa risultare ostico a molti, e meritare giudizi severi, non si può giudicare negativamente la sua azione perché guascone e antipatico a livello personale.
Altrimenti, come lui stesso ha avuto modo di dire , se ci sentiamo rassicurati solo da soggetti che non dissentono mai, non ci dobbiamo lamentare se alla fine del tornante ci troviamo con Trump. Volevo dire, con i nostri Trump nostrani.