Fellini sempre ci sta ...
di Carlo Corridoni---24-01-2021
Ho visto gli spot proposti da Alberto.
Io in genere evito di convincere le persone, perché preferisco che gli altri maturino le loro convinzioni autonomamente.
Non ne faccio una questione di rispetto, anzi, poiché non nascondo mai la mia opinione e la difendo con passione nel contraddittorio. Quando c'è.
Però, a quanto mi consta, coi no-vax non c'è mai contraddittorio: si ritengono ferratissimi e pretendono di argomentare pontificando: sono animati da un virulento proselitismo e con loro non si discute ... o solo con estrema difficoltà.
Con loro in campo, la pubblicità per la vaccinazione deve essere - se possibile - indiretta, subliminale, criptica al limite del reticente: solo così si offre una qualche possibilità di evitare le loro reazioni 'allergiche', quasi fossero riflessi condizionati ...
La vecchina funge da Cavallo di Troia: ''Quando ci rivedremo?'' (e ti viene da piangere ...) ''Mi vuoi bene?'' (E qui non ce la fai proprio più ...)
E quel gigantesco profilattico che inibisce ogni contatto oltre la pleonastica mascherina ... con quel diaframma che svolazza nella sua leggerezza.
E che te l'ho detto io che ti puoi 'anche' vaccinare? Sei tu che non sei de coccio e ddaje e ddaje ll'hai capito da solo ...
Nun so' io ch'ho vinto ... hai perso da solo!
Però, sotto sotto, mi pare che i grandi registi evochino il loro centenario maestro: proprio nell'uso del velo di plastica che Fellini mascherò da Mare in Tempesta nel Casanova e calmo in Amarcord ...